Sicilia, indagato per truffa il deputato di FI Savona

Sicilia, indagato per truffa il deputato di FI Savona
Riccardo Savona (Fi), deputato parlamento siciliano
21 novembre 2017

E’ Riccardo Savona, di 65 anni, il terzo deputato siciliano indagato prima ancora dell’insediamento della nuova Assemblea regionale. Il parlamentare di Forza Italia, eletto con 6554 voti, e’ coinvolto, assieme alla moglie Cristina Maria Bertazzo, in una vicenda di presunte compravendite fittizie di immobili, per le quali la donna avrebbe ricevuto da investitori facoltosi somme di denaro destinate all’acquisto di appartamenti e magazzini. In realta’, secondo la Procura di Palermo – che contesta i reati di truffa e appropriazione indebita – gli acquisti sarebbero stati soltanto teorici: la Bertazzo avrebbe cioe’ ingannato gli investitori, ai quali non avrebbe poi restituito il denaro. Savona, secondo i circa 20 querelanti, che si sono rivolti anche alla Procura di Termini Imerese, sarebbe stato il garante della riuscita degli affari e a lui la moglie avrebbe fatto riferimento per far capire di avere tutte le coperture necessarie.

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La consegna del denaro, secondo alcuni di coloro che hanno presentato le denunce, sarebbe avvenuta nella segreteria politica e in presenza del deputato, che e’ in carica dal 2001 e da allora ha cambiato diversi partiti. Savona e’ il terzo indagato, dopo Cateno De Luca, ieri rimesso in liberta’ dopo circa due settimane ai domiciliari, e dopo Edy Tamajo, accusato da intercettazioni in cui due fratelli, Cristian e Nicolina D’Alia, di Brancaccio, parlavano fra di loro di 25 euro per ciascun voto che avrebbero procurato al candidato di Sicilia futura, lista di centrosinistra schierata in appoggio al candidato presidente Fabrizio Micari. Nei guai anche il primo deputato leghista all’Ars, Tony Rizzotto, che pero’ non e’ indagato formalmente, per i presunti ammanchi dal suo ente di formazione, l’Isfordd. E poi ci sono il primo dei non eletti dei grillini ad Agrigento, Fabrizio La Gaipa, arrestato e messo ai domiciliari con l’accusa di estorsione, e infine Giambattista Coltraro, di Siracusa, accusato di falso in atto pubblico. Anche lui era candidato, nell’Udc, ma non e’ stato eletto.

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