Il Pd riparte dal “civismo politico”, i Centristi minacciano rottura con i Dem

Il Pd riparte dal “civismo politico”, i Centristi minacciano rottura con i Dem
Il presidente del Senato, Piero Grasso
19 giugno 2017

E’ scontro tra i Centristi e il Pd in Sicilia. A disinnescare la miccia, l’esito della direzione regionale del Pd, andata in scena a Palermo nel pomeriggio e che ha fatto emergere “valutazioni diverse”. “Noi e Alternativa popolare siamo usciti dal governo e loro hanno deciso di sostenere in solitudine Crocetta”, afferma il segretario dei Centristi per l’Europa in Sicilia, Adriano Frinchi, secondo il quale, “a questo punto la collaborazione col Pd siciliano non ci sembra piu’ scontata. E annuncia la convocazione nei prossimi giorni del coordinamento regionale del partito. Intanto, proprio dalla direzione regionale si intravede la linea del partito in vista delle Regonali: archiviare Rosario Crocetta e realizzare un percorso nuovo e una alleanza larga, in attesa della decisione di Piero Grasso. “Sono piu’ che convinto della eventualita’ di una nuova candidatura, sia per consenso che per capacita’ di sviluppare entusiasmo, per autorevolezza e lunghezza di percorso: su questo abbiamo parlato un po’ tutti”. Parole del segretario del Pd siciliano Fausto Raciti, con un chiaro riferimento all’ipotesi di una candidatura alla presidenza della Regione siciliana del presidente del Senato, sempre più gettonata, su cui hanno fatto rotta anche alcune forze del centrosinistra in attesa di una decisione dell’inquilino di Palazzo Madama. Una figura autorevolissima, con la quale avviare una nuova fase in Sicilia e da sostenere confermano l’asse con i moderati e con una “coalizione larga, piu’ larga che nel passato”, guardando allo schema realizzato a Palermo, a quel “civismo politico” incarnato da Leoluca Orlando e che ha permesso “la sconfitta del centrodestra e del Movimento cinque stelle”. Parole quelle del segretario dem che sembrano al tempo stesso chiudere l’esperienza di Rosario Crocetta, oggi peraltro assente.

Leggi anche:
Elly Schlein lavora a liste, tensione ipotesi Tarquinio

I moderati, che hanno aperto la crisi in Giunta, su questo tema hanno gia’ speso parole definitive che escludono l’attuale governatore. Uno che e’ stato sempre molto vicino a Crocetta, il senatore Beppe Lumia, parla di “Grasso come grande risorsa”. Anche Giuseppe Berretta, deputato nazionale del Partito democratico, componente della direzione nazionale dei Democratici legato all’area Orlando, ha ribadito che “la candidatura di Pietro Grasso confermerebbe l’importanza che le prossime elezioni regionali assumeranno nel panorama politico italiano e la volontà’ del Pd di puntare su una personalita’ forte. E’ necessario aprire una fase nuova, per provare a risolvere i problemi atavici della Sicilia, mettendo a frutto le enormi potenzialita’ della nostra terra”. Sulle forze politiche con le quali ricostruire una “coalizione piu’ larga ancora di quella che e’ stata finora garantita al governo”, Raciti ha chiarito: “Voglio sgombrare il campo dai dubbi, non ci sono forze che mettono insieme i disomogenei per antonomasia, mi sono rivolto a quelle che si sono impegnate nelle amministrative di Palermo. Dobbiamo tenerle assieme. Dobbiamo costruire una proposta che provi a mettere insieme queste forze, partire da un’interlocuzione dei moderati per capire fino a dove questo campo e’ allargabile. Mi auguro un’accelerazione politica, ma dobbiamo andare in questa direzione”. In queste ora anche i Centristi per la Sicilia scoprono le carte. Anche Giampiero D’Alia sponsorizza Grasso. “L’attuale presidente del Senato – dice – sarebbe il candidato adatto per consentire a questa coalizione di fare un salto di qualita’ e di avviare un reale processo di riqualificazione della classe dirigente regionale”, conclude D’Alia. Intanto, sono partite in Sicilia le Regionarie, percorso che porterà il M5S a presentare la sua lista e il suo candidato presidente alle elezioni. L’obiettivo per i Pentastellati è una Sicilia 5 Stelle, la prima regione amministrata dal Movimento. Il 9 luglio si saprà il nome del candidato governatore. Sul fronte del centrodestra, finora solo schermaglie, niente sostanza.

Leggi anche:
La questione delle classi scolastiche italiane: integrazione o separazione?

 

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti