Sicilia rischio default, buco da 6 miliardi e un debito 8 miliardi di euro

5 gennaio 2018

Una Regione in profondo rosso con un disavanzo di 5,9 miliardi di euro e un indebitamento di 8 miliardi e 35 milioni di euro. E’ la fotografia sui conti siciliani scattata dal presidente del governatore Nello Musumeci al termine del lavoro della Commissione tecnica insediatasi il 4 dicembre. “Vogliamo portare avanti un’operazione verita’”, ha spiegato il governatore, “lo abbiamo fatto sui rifiuti, lo faremo sulle partecipate e via di seguito fino a febbraio perche’ i siciliani sappiano quale Regione abbiamo trovato tra le pieghe di un ente che si e’ piegato su se stesso e non ha trovato la forza di reagire”. E’ mancata, ha spiegato, “una strategia complessiva, si e’ andati alla giornata, con un elemento contabile dove spesso e’ stata assente una veridicita’ del dato, con un Def insufficiente e deficitario”. A certificare i conti, l’assessore regionale all’Economia, secondo il quale, “serve un nuovo Patto tra Sicilia e Stato per una Regione con i conti in regola e con le carte in regola”. Gaetano Armao, ha sottolineato che “il nostro lavoro è stato fatto in piena sintonia con la Corte dei Conti: il mio primo atto da assessore e’ stato incontrare il presidente e il procuratore generale della Corte dei Conti che hanno apprezzato la tempestivita’ e il metodo di lavoro. C’e’ stata subito una piena collaborazione”.

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Armao ha presentato i risultati di uno studio elaborato da una commissione di esperti sul bilancio della Regione. “Questa relazione sara’ consegnata alla Corte dei conti e contribuira’ alla predisposizione del Defr e all’analisi del rendiconto che sara’ elaborata dal ragioniere generale”. Il titolare all’Economia ha annunciato per il 15 gennaio un incontro con il sottosegretario Bressanone, nel corso del quale chiedera’ la restituzione dei 285 milioni che la Sicilia versa annualmente per un accordo triennale stipulato con la precedente amministrazione, a titolo di split payment sull’Iva. Il debito di 8 miliardi, ha spiegato, costa ogni anno alla Regione 360 milioni in termini di interessi. Le minore entrare sono stimate in 894 milioni nel triennio 2017-2019. Importante sara’ “la riapertura del negoziato con lo Stato” sugli accordi legati ai trasferimenti, sul contributo alla finanza pubblica, sul debito spalmandone l’impatto e per la ripartenza dell Commissione partitetica.

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