Simone de Beauvoir, il romanzo inedito

13 luglio 2014

Simone de Beauvoir, la scrittrice e filosofa francese famosa per la sua lotta a favore delle donne, riappare sulla scena letteraria con un romanzo inedito, Malinteso a Mosca. La casa editrice Ponte Alle Grazie, con una traduzione a cura di Isabella Mattazzi, dà alle stampe, per la prima volta in Italia, la storia nata dalla penna dell’autrice francese. Con l’innegabile e ormai nota maestria narrativa, si racconta la vicenda di Andrè e Nicole, due professori in pensione, e del loro viaggio nella capitale russa. Un viaggio che non è solo un pretesto per far visita alla figlia Maša, ma racchiude una serie di riflessioni sulla vita, sul matrimonio e sulla coppia, sullo sfondo desolante degli anni della guerra fredda e delle difficoltà burocratiche. La scrittrice francese sembra abbandonare per un momento la causa delle femministe per dedicarsi a un tema di natura più intima, quello della tensione di una coppia matura, della paura per una vecchiaia che incombe, ma soprattutto della mancanza di dialogo e di comunicazione che sfocia nel “malinteso”.

La storia, scritta probabilmente alla metà degli anni Sessanta, sarebbe dovuta essere inclusa nella raccolta Una donna spezzata, un romanzo edito nel 1967 e diviso in tre parti, ove si raccontano tre storie di donne che vivono crisi familiari ed esistenziali, ma che troveranno il modo di dare una svolta alla propria vita. Sebbene non siano ancora chiare le ragioni per cui si sia scelto di pubblicare il romanzo dopo quasi cinquant’anni, non sarebbe molto distante dalla realtà affermare che questo racconto breve sia rimasto ignoto al pubblico per i suoi contenuti politici, forse anche personali: pare, infatti, che, tra le altre cose, dietro alle figure dei protagonisti si celino le identità della scrittrice e del suo compagno di vita, il filosofo esistenzialista Jean-Paul Sartre.

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Da sempre al centro di approvazioni e polemiche, Simone de Beauvoir ha dedicato la sua vita alla scrittura e alla partecipazione attiva in varie cause: la dissidenza sovietica, il conflitto arabo-israeliano, i diritti delle donne, la vecchiaia. Conosciuta maggiormente per i suoi saggi Il secondo sesso del 1949 e La terza età del 1970, la filosofa francese si è dedicata soprattutto alla scrittura di romanzi e racconti autobiografici, grazie ai quali il pubblico ha imparato a conoscerla e ad apprezzarla e la critica ne ha riconosciuto un indubbio talento letterario. Ma ora anche l’ultimo tassello ha preso il suo posto e il quadro è al completo.

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