Sindacati divisi. Cgil, “importanti risultati”. Cisl Fp, “spettacolo grottesco”

8 marzo 2014

La riforma delle Province spacca anche i sindacati. E così se la Cgil parla di “un buon passo avanti” per la Cisl Fp, il provvedimento “è solo uno spettacolo grottesco”. Dice Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia: “Sono primi importanti risultati il taglio dei costi del personale politico, l’innalzamento a 180 mila unita’ della soglia minima di abitanti per l’istituzione dei liberi consorzi e il fatto che si parta per le citta’ metropolitane da perimetri certi”. Il dirigente sindacale sottolinea anche che “l’eccessiva proliferazione dei consorzi avrebbe annullato i possibili effetti positivi della riforma in termini di economie di scala e di risparmi”. Grazie alla riforma, per Pagliaro “si apre la strada alla sburocratizzazione della regione, col passaggio a queste nuove strutture di servizi e competenze”. “Da parte nostra – conclude – proseguira’ nei prossimi mesi l’iniziativa affinche’ gli aspetti in sospeso vengano definiti nel migliore dei modi, per quanto riguarda il personale nella garanzia occupazionale e dei diritti, e ci sia davvero la svolta epocale che auspichiamo”.

La Cisl Fp, invece spara a zero. “Questa legge deride ogni concetto di rivoluzione – tuona Gigi Caracausi, segretario della Cisl Fp -. Basti pensare che, tra i primi risultati, avrà quello di tenere al loro posto i Commissari designati da Crocetta, con pieni poteri, proprio durante le elezioni europee”. Sul fronte dei lavoratori, per Caracausi non c’è alcun elemento che “sollevi il personale delle Province dall’angoscia di non conoscere nulla del proprio futuro”. A questo punto, per il segretario cislino, dalla prossima settimana inizierà “la ‘passione dei 5 giorni’ in attesa della decisione del Comissario dello Stato”. “Una decisione che non si tradurrà in una ovvia impugnativa – puntella Pagliaro – solo se Aronica partisse per le Maldive. A quel punto, comunque, tutti potranno andare in ritiro per il rimpasto”. E conclude con un siparietto: “A quando il prossimo appuntamento da Giletti?”.

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