Sindacato Ars, ‘L’Arena’ ci denigra. Giletti mente sapendo di mentire. Sistematica violazione deontologia

11 marzo 2014

Vanno al contrattacco, i dipendenti dell’Assemblea regionale siciliana. Il sindacato Osa dell’Ars, in pratica, si scaglia contro ‘l’Arena’, la trasmissione di Rai1, parlando di “campagna di denigrazione e delegittimazione” del Parlamento e dei suoi dipendenti in merito ai riferimenti sui compensi del personale in diverse puntate. “Quella andata in onda la scorsa puntata  – afferma il sindacato – è infatti l’ultimo episodio di una sistematica violazione dei più elementari doveri alla base della deontologia di ogni professionista che si fregia del titolo di giornalista”. Un vero e proprio attacco alla trasmissione televisiva che, sempre secondo il sindacato, “da mesi viene utilizzata sistematicamente come maldestro grimaldello della piu’ squallida demagogia contro i presunti privilegi retributivi che vigono all’interno di Palazzo dei Normanni utilizzando dati falsi e tendenziosi senza che peraltro ad alcuna organizzazione sindacale presente in Assemblea sia mai stata offerta la possibilita’ di un pur minimo contraddittorio”. “Si e’ passati cosi’ dai 7 mila euro mensili percepiti da un assistente parlamentare  (alias usciere per Giletti & company) nella puntata del 9 dicembre 2012  – dice ancora l’Osa – ai 14 mila euro della puntata del 2 marzo scorso, per inscenare quindi una patetica caccia al dipendente nel piazzale antistante al Palazzo al fine di chiedere conferma riguardo alle cifre degli emolumenti pubblicati sul sito web dell’Assemblea”.

In sostanza, secondo il sindacato, “Massimo Giletti, istigato malamente dai suoi subdoli suggeritori, mente sapendo di mentire quando pone a confronto Palazzo dei Normanni con Palazzo d’Orleans (sede della Regione). Si tratta di due amministrazioni distinte e separate”. La preoccupazione del sindacato è che “le provocazioni di Giletti e di certi settori della politica hanno gia’ creato un clima d’intimidazione e di minaccia nei confronti dei dipendenti dell’Ars che, fortunatamente, per adesso si sono fermate a un innocuo florilegio di epiteti verbali: aizzare ulteriormente le piazze, utilizzando falsita’ a bella posta, non puo’ non portare a episodi gravemente incontrollabili in presenza dei quali il sindacato procedera’ senza tentennamenti nelle sedi legali opportune”.

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