Sindaco Riace resta ai domiciliari: “Amareggiato ma ho fiducia”

Sindaco Riace resta ai domiciliari: “Amareggiato ma ho fiducia”
L'ex sindaco di Riace, Domenico Lucano
6 ottobre 2018

“Sono amareggiato, ma ho fiducia e sto bene, malgrado cio’ che e’ accaduto. E sono convinto che il ‘modello Riace’ andra’ avanti”. Si e’ mostrato fiducioso Domenico Lucano, sindaco di Riace, agli arresti domiciliari da martedi’ scorso, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di avere commesso illeciti nell’affidamento da parte del Comune del servizio di raccolta dei rifiuti, parlando in serata in collegamento con “Propaganda Live”, la trasmissione condotta su La7 da Diego Bianchi. “Quanto e’ accaduto – ha aggiunto – mi sembra assurdo. Mi accusano di avere commesso delle illegalita’ e di essere andato oltre la legge. Ma io rifarei mille volte quelle illegalita’ di cui mi accusano pur di salvare una sola vita umana”.

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Il sindaco di Riace dovra’ attendere la prossima settimana per sapere se potra’ tornare in liberta’. Il Gip di Locri, Domenico Di Croce, infatti, a conclusione dell’interrogatorio di garanzia cui giovedì ha sottoposto Lucano, non ha preso alcuna decisione riguardo il mantenimento della custodia cautelare per il sindaco di Riace. E questo perche’ il giudice non e’ stato investito della questione dai difensori di Lucano, gli avvocati Antonio Mazzone e Andrea Daqua. I due penalisti si sono riservati la carta dell’istanza di rimessione in liberta’ per Lucano davanti al tribunale della liberta’ di Reggio Calabria. Ed il passo potrebbe essere compiuto da Mazzone e Daqua gia’ domattina. Si e’ appreso, comunque, che gli arresti domiciliari disposti dal Gip nei confronti di Lucano non comportano a suo carico alcuna prescrizione se non quella di non potere uscire da casa.

Lucano, infatti, puo’ avere contatti con l’esterno ed incontrare persone anche al di fuori della sua cerchia familiare. Un ricorso al Tribunale della liberta’ di Reggio Calabria sara’ presentato anche dal Procuratore della Repubblica di Locri, Luigi D’Alessio, che ha diretto l’inchiesta che ha portato all’arresto di Lucano.  La richiesta che il Procuratore D’Alessio rivolgera’ ai giudici del riesame sara’ quella di prendere in considerazione le contestazioni a carico di Lucano che sono state escluse dal Gip Di Croce, tra cui associazione per delinquere, concussione, truffa aggravata, abuso d’ufficio e malversazione. Questo perche’ il giudice ha contestato a Lucano soltanto il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e l’illecito affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti.

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Al Tribunale del riesame la Procura di Locri chiedera’ anche di pronunciarsi sulla posizione di alcuni dei 14 indagati per i quali aveva chiesto l’arresto, richiesta rigettata dal giudice, che ha disposto l’applicazione della custodia cautelare soltanto per Lucano ed il divieto di dimora per la sua compagna, Tesfahun Lemlem, di 36 anni. Domani pomeriggio, intanto, si svolgera’ a Riace una manifestazione organizzata da alcune associazioni per esprimere solidarieta’ a Mimmo Lucano. E’ in programma, tra l’altro, un corteo che si concludera’ sotto l’abitazione di Lucano dove il sindaco di Riace, sospeso dal Prefetto di Reggio Calabria in seguito all’arresto, si trova ai domiciliari. Un’altra manifestazione a sostegno di Lucano e’ in programma sempre domani pomeriggio a Milano, in Piazza San Babila, organizzata da “Milano Antifascista Antirazzista Meticcia e Solidale” e “Nessuna Persona e’ Illegale”. Slogan dell’iniziativa promossa nel capoluogo lombardo e’: “La solidarieta’ non si arresta. Mimmo Lucano libero subito!”.

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