‘Sistema Siracusa’, arrestato ex magistrato per corruzione in atti giudiziari

‘Sistema Siracusa’, arrestato ex magistrato per corruzione in atti giudiziari
4 luglio 2018

Due nuovi arresti eseguiti dalla Guardia di finanza di Messina per corruzione in atti giudiziari e rivelazione di segreto d’ufficio. I finanzieri del Comando provinciale hanno dato esecuzione a un’ordinanza emessa dal gip Maria Militello, che ha disposto due misure cautelari, una in carcere e una agli arresti domiciliari, nei confronti di Giuseppe Mineo, ex magistrato gia’ in servizio presso il Consiglio di giustizia amministrativa della Regione siciliana, e Alessandro Ferraro, stretto collaboratore dei legali Piero Amara e Giuseppe Calafiore.

La vicenda e’ legata all’operazione “Sistema Siracusa” diretta dalla procura della Repubblica di Messina che, nel febbraio scorso, ha portato all’arresto di 13 persone considerate componenti di un comitato di affari capace di condizionare la gestione della giustizia nella provincia aretusea. Nel dettaglio, a seguito delle ammissioni e delle dichiarazione rese in sede di interrogatorio dagli avvocati Amara e Calafiore e dei riscontri effettuati dalle fiamme gialle, e’ stato ricostruito un ulteriore episodio di corruzione commesso dai professionisti nell’ambito sistema clientelare da loro gestito.

Mineo si sarebbe attivato per determinare, nella qualita’ di giudice relatore, il collegio del Cga ad assumere una decisione favorevole a due imprese riconducibili ai legali (la Open Land e la AM Group) nell’ambito di altrettanti contenziosi amministrativi avviati contro il Comune di Siracusa e contro la Sovrintendenza ai Beni culturali cittadina; ha rivelato, inoltre, ai due legali notizie coperte da segreto d’ufficio afferenti allo svolgimento delle camere di consiglio.

In cambio di tali favori, Mineo ha fatto erogare dagli avvocati, grazie all’intermediazione di un loro collaboratore (Alessandro Ferraro, gia’ arrestato il 6 febbraio) una somma di 115 mila euro a beneficio, scrive la Finanza, di Giuseppe Drago, (ex presidente della Regione e deputato nazionale, deceduto nel 2016 e, all’epoca dei fatti, legato a Mineo da rapporti di stretta amicizia). Tale somma sarebbe stata versata da una delle tante societa’ riconducibili ai legali su un conto maltese intestato a Ferraro e, da questi, girata.

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