Smartphone ‘saturi’ a 10 anni da lancio, pure iPhone cala

Smartphone ‘saturi’ a 10 anni da lancio, pure iPhone cala
7 settembre 2016

Quando l’iPhone fu lanciato nel gennaio del 2007 da Steve Jobs, fu una grande novità in termini tecnologici e concettuali che dette il via all’enorme boom degli smartphone. A quasi dieci anni da quella data, e a poche ore dalla presentazione del nuovo melafonino, il settore da’ chiari segnali di saturazione e si basa sempre di più sulla sostituzione dei vecchi apparecchi piuttosto che su nuovi utenti. A certificare questo trend è la società di analisi Idc: stima che nel 2016 la crescita si attesterà ad un misero 1.6%, in caduta libera rispetto al 10.6% dell’anno precedente. E se il settore hardware soffre non si può dire lo stesso per quello dei servizi, dalle app allo streaming, sui cui molti big della tecnologia non a caso stanno puntando. Secondo comScore, la metà del tempo che gli utenti Usa trascorrono online lo dedicano proprio alle applicazioni per smartphone. In cima c’è Facebook, tra le new-entry l’inevitabile Pokemon Go. “Da un punto di vista tecnologico l’innovazione degli smartphone sembra in un momento di stallo, ma la realtà virtuale potrebbe stimolare novità”, spiega Anthony Scarsella, ricercatore Idc. Secondo le stime della società, entro il 2016 verranno spediti 1,46 miliardi di dispositivi; in termini di sistema operativo Android detiene sempre il primato (con l’85,3%), al secondo posto iOS di Apple che si attesta al 13,9% (in calo del 12% sul 2015).

In caduta libera Windows Phone di Microsoft che cala del 75% e ha una quota di mercato dello 0,5%. Riguardo Apple – che qualche settimana fa ha raggiunto il traguardo del miliardesimo iPhone – secondo Idc le novità che dovrebbe mettere in campo domani 7 settembre col nuovo melafonino non saranno sufficienti a trainare le spedizioni. Dovrebbero risollevarsi nel 2017, quando Cupertino lancerà delle vere novità, dal display curvo alla scansione dell’iride. Per poi riprendere quota nel 2020 quando raggiungerà quasi 250 milioni di iPhone venduti. Secondo Idc una modesta crescita del settore smartphone può ancora arrivare dai ‘mercati emergenti’, mentre per le aree più sviluppate (Stati Uniti, Canada, Giappone ed Europa occidentale), il declino è maggiore. Gli utenti, secondo gli analisti, preferiscono sempre di più i ‘phablet’ cioè gli smartphone di dimensioni più grandi, come il Galaxy Note 7 di Samsung, appena ritirato dal mercato per problemi alla batteria. Un passo falso, forse dettato dalla necessità di bruciare sul tempo la concorrenza, che potrebbe costare caro all’azienda sud-coreana: 1 miliardo di dollari, secondo le stime di Bloomberg.

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