Smog fuori controllo a Bangkok, centinaia di scuole chiuse

31 gennaio 2019

Più di 400 scuole sono rimaste chiuse a Bangkok a causa dello smog, mentre le autorità tentano di gestire una crisi ambientale che fa temere per la salute dei residenti e che è finita nell’agenda politica a poche settimane dalle elezioni nel Paese asiatico.

La capitale thailandese è avvolta in una nebbia torbida da settimane, tra le critiche della stampa di fronte a una risposta inadeguata del governo e i residenti – cosa rara per la Thailandia – che hanno iniziato a indossare mascherine anti-smog in strada e sui mezzi pubblici. “Esco ancora, ma uso le mascherine o dei fazzoletti, almeno due strati di fazzoletti”, spiega questo ragazzo. “Sono ancora in buona salute, ma ho dei problemi respiratori”, ammette questa ragazzina di 11 anni. “Ho detto ai miei figli di coprirsi ogni volta che escono. Lo stesso faccio io. Alle volte mi si secca la gola quando dormo”, conclude questo papà di 43 anni.

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Tra le cause più citate dell’inquinamento cittadino, gli scarichi delle macchine, le costruzioni selvagge, i roghi dei raccolti e il fumo delle fabbriche che rimane intrappolato in città. Le autorità sono ricorse all'”inseminazione” delle nuvole per indurre la pioggia, nebulizzato i cavalcavia per catturare i micro-agenti inquinanti e perfino chiesto alle persone di non accendere i bastoncini d’incenso durante le celebrazioni per il nuovo anno cinese. Misure che hanno fatto sorridere i residenti, mentre le mascherine anti-smog sono andate a ruba nei negozi.

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