I social il vero business, Twitter spicca il volo in Borsa. Possibile la vendita al colosso Google

I social il vero business, Twitter spicca il volo in Borsa. Possibile la vendita al colosso Google
24 settembre 2016

L’uccellino di Twitter dopo anni di tentativi spicca il volo in Borsa. A Wall Street, dove il social network basato sui testi di 140 caratteri è quotato, il titolo ieri ha registrato oltre il 20% di rialzo sulla scia delle indiscrezioni relative a una possibile vendita. Secondo fonti citate da Cnbc “Twitter ha ricevuto manifestazioni di interesse da parte di alcune compagnie tecnologiche”. Tra i possibili acquirenti la rete televisiva cita Salesforce e Google. Sempre secondo le indiscrezioni il board di Twitter avrebbe accelerato il processo di vendita, e finite le valutazioni e le analisi, il passaggio della proprietà potrebbe arrivare entro la fine dell’anno. A interessare gli acquirenti non è tanto la parte social media ovvero l’interazione tra gli utenti e sul flusso di contatti generato quanto quanto la capacità di generare dati a disposizione degli analisti. Per ora comunque nessuno dei gruppi coinvolti ha confermato le voci di Cnbc. L’attuale valore di mercato è di 16 miliardi di dollari, ma il cda di Twitter punterebbe a incassare con la vendita “almeno 30 miliardi di dollari”.

Una cifra elevata rispetto alle stime degli analisti, che prevedono al massimo 18 miliardi di dollari se si tiene in considerazione il trend di aumento degli utilizzatori. A oggi quelli mensili hanno visto una crescita di soli 9 milioni da quando Jack Dorsey è tornato alla guida della società nel luglio del 2015. Nello stesso periodo per il fratello maggiore, Facebook, le persone che hanno aperto un nuovo profilo sono state 164 milioni. Non solo. Se pochi sono gli utenti di Twitter altrettanto pochi sono i flussi di cassa generati. Nel secondo trimestre i ricavi sono saliti del 20% a 602 milioni di dollari, l’aumento più basso mai registrato, e l’ottavo trimestre consentivo di rallentamento della crescita. Il rialzo a Wall Street non è però del tutto inatteso. Le indiscrezioni si rincorrono da mesi. Nell’ultimo cda tra le strategie analizzate per il rilancio erano state prese in considerazione oltre al taglio dei costi, la vendita o un eventuale delisting. Non c’è stata comunque la ressa per acquisirla. Le società operative nel settore dei media hanno declinato l’offerta. Nessun interesse da Fox, Comcast, Cbs e Walt Disney. A mostrare interesse ci sarebbero invece Google e Saleforce, che è uscita sconfitta dalla battaglia di offerte al rialzo per LinkedIn con Microsoft. L’asta comunque sembra ormai aperta.

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