Sofia Coppola, la regista che ama le donne. In sala con ‘L’inganno’

19 settembre 2017

Sono creature complesse le donne di Sofia Coppola, con mille sfumature, mai scontate, un po’ misteriose. E sono proprio così quelle che la regista newyorchese porta sullo schermo nel suo ultimo film, “L’inganno”, nei cinema dal 28 settembre. Questa volta la figlia del grande Francis Ford Coppola ha realizzato un thriller d’atmosfera che si svolge in un collegio femminile sudista, durante la Guerra di Secessione americana. Le giovani donne che ci vivono soccorrono un soldato nordista ferito e mentre gli offrono rifugio e curano le sue ferite, la casa viene invasa dalla tensione sessuale e da pericolose rivalità. L’uomo in questione è Colin Farrell, e le protagoniste principali sono la musa e amica di Sofia, Kirsten Dunst, che aveva 16 anni quando ha recitato per lei ne “Il giardino delle vergini suicide”, Elle Fanning, che aveva interpretato il suo “Somewhere”, e la divina Nicole Kidman. “Penso che le dinamiche fra donne cambino quando c è un uomo nei paraggi, e quello che mi ha affascinato è anche il gioco di potere fra donne e uomini, che viene intensificato e posto al centro di questa storia. Penso ci si possa identificare anche al giorno d’oggi”. “L’inganno” è il remake di un film molto maschile, “The Beguiled”, interpretato da Clint Eastwood nel 1971. Solo Sofia poteva trasformarlo in una storia tutta al femminile. Dunst, a cui la regista aveva affidato nientemeno che il ruolo di Maria Antonietta nel suo coloratissimo e superglamour film sulla moglie di Luigi XVI, non ha avuto dubbi quando la Coppola l’ha chiamata. “Sofia mi ha contattata circa tre anni fa, chiedendomi di guardare il film, e parlando di come volesse farne una versione al femminile. Conosco Sofia, conosco il suo stile, la sua essenza, e quando ho visto il film, nonostante non sia una grande fan dei remake, ho capito che nelle sue mani sarebbe potuto diventare qualcosa di veramente speciale”.

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