Sold out per tour di Cristiano De André “Storia di un impiegato”

Sold out per tour di Cristiano De André “Storia di un impiegato”
Cristiano De Andrè
26 febbraio 2019

Grande successo per il tour “Storia di un impiegato” di Cristiano De André, ispirato al celebre concept album di Faber, che torna così a smuovere le coscienze a 50 anni dalle rivolte sociali del 1968 e a vent`anni dalla scomparsa del suo autore (11 gennaio 1999). Il tour, iniziato a novembre 2018, sta ricevendo ottimo riscontro da parte di pubblico e critica e ha già registrato sold out nei teatri di Genova, Firenze, Parma, Roma e Rovigo, con performance accompagnate da bis e standing ovation.

Il tour il 4 marzo farà una tappa speciale all`Alcatraz di Milano, l`unica data in un club, fortemente voluta da Cristiano De André per avvicinare anche il pubblico più giovane alle canzoni di Faber; il 2 marzo sarà al Carisport di Cesena, l’11 al Teatro Colosseo di Torino (SOLD OUT), il 5 aprile al Teatro Nuovo Giovanni da Udine a Udine, il 4 maggio al Palazzo dei Congressi di Lugano, il 6 maggio al Teatro EuropAuditorium – Sala Europa di Bologna, il 14 maggio al Teatro Lyrick di Assisi. Prima data estiva, il 2 luglio al Teatro Romano di Fiesole (FI). In “Cristiano De André – Storia di un Impiegato” lo storico disco, arrangiato come una vera e propria opera rock, è affiancato da altri celebri brani di repertorio come “Fiume Sand Creek” e “Don Raffaè”, che hanno affrontato il tema della lotta per i diritti, e altre perle, come “Il pescatore”, contenute nei progetti discografici di grande successo “De André canta De André – Vol. 1” (2009), “De André canta De André – Vol. 2” (2010) e “De André canta De André – Vol. 3” (2017).

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Cristiano De André sul palco è accompagnato da Osvaldo Di Dio, Davide Pezzin, Davide Devito e Riccardo Di Paola. Il tour è prodotto e organizzato da Intersuoni Srl, divisione Booking & Management Unit. Cristiano De André ha attinto dall’immenso repertorio di Fabrizio rileggendo il disco del 1973 sempre più attuale, un concept album sugli anni di piombo e sulla speranza di costruire un mondo migliore. “Storia di un impiegato” racconta infatti il gesto di un impiegato degli anni `70, animato dal ricordo della rivolta collettiva del Maggio francese del 1968. Il Sessantotto non fu tanto una rivoluzione politica, quanto sociale e culturale: anni di “lotta dura, senza paura”, come recitava uno dei tanti slogan, ma anche uno spartiacque tra passato e futuro.

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