I sondaggi premiano il centrodestra, Fi sempre più protagonista

I sondaggi premiano il centrodestra, Fi sempre più protagonista
Silvio Berlusconi
24 settembre 2018

Il centrodestra dà segnali di risveglio e Forza Italia diventa sempre più determinante per una vittoria della coalizione.  Ai comandi, c’è sempre Silvio Berlusconi che, nonostante il partnerariato gialloverde, ha appena incassato l’alleanza alle Regionali convinto che “in un futuro non lontano il centrodestra tornera’ finalmente di nuovo alla guida del governo”.

Segnali di riveglio, quelli del centrodestra, sempre più forti nelle ultime settimane e marcati da Youtrend con una supermedia tra sette sondaggi al 20 settembre con un consenso del 43,7 per cento di consensi. Percentuali che oramai lasciano alle spalle il 37,1 per cento ottenuto dal centrodestra alle Politica di marzo. Segnali di risveglio arrivano anche da Forza Italia. Dopo la prima “botta” subita dalla stipula del contratto gialloverde, gli azzurri stanno cercando di risalire la china. D’altronde, sembra oramai seppellito il tanto discusso partito unico, perché nessuno ha mai avuto intenzione di annegare nelle acque altrui. E così anche nei sondaggi il partito del Cavaliere comincia a fare i primi passi in avanti.

Piccoli, ma in avanti, come riporta l’ultima rilevazione Youtrend. Sempre in riferimento alla supermedia del 20 settembre scorso, Forza Italia è l’unico partito, assieme ai Cinquestelle – 28,6 per cento (1,1%) – a segnare un segno di crescita positivo (0,1%), riportando 8,9 per cento di consensi, rispetto agli inizi di settembre. Per la restante parte dei cosiddetti partiti tradizionali, le rilevazioni segnano un calo. Infatti, c’è la Lega che con il 31,1 per cento di consensi segna una flessione dello 0,5%; per il Pd, la supermedia del 20 settembre riporta un consenso del 16,4 per cento, ovvero -0,7%; una decrescita (0,5%) segna anche Fratelli d’Italia, attestandosi al 3,3 per cento; infine LeU, che piano piano sembra sciogliersi come neve al sole. Ancora il 2,6 per cento degli elettori crede al partito di D’Alema & C. -0,5% in poco più di due settimane.

Il dato che più di tutti salta all’occhio è quello relativo alla pesante crisi in cui versa il Partito Democratico, che fa segnare per la terza settimana consecutiva il suo record negativo, scendendo sotto il 17 per cento. Di certo non hanno giovato le polemiche sugli inviti a cena e per i quali, tra l’altro, nessun dem è riuscito a consumare un pasto. Che il Pd fa ancora troppa fatica a parlare con una sola voce, non è certo una novità. Non sorprende quindi che nell’ultima settimana, un sondaggio di Noto, per la trasmissione “Cartabianca”, abbia registrato un Pd addirittura al 15%, il punto più basso mai toccato nella sua storia.

Un dato, merita di essere riportato. Ed è quello relativo alle liste che compongono “Potere al popolo!”, e fra un paio di settimane diverrà ufficialmente un movimento politico. Ebbene, la lista di sinistra radicale, che alle elezioni del 4 marzo ha ottenuto un dato certo non entusiasmante (1,1%) comincia ad essere rilevata a parte da un certo numero sondaggisti, al di fuori della categoria residuale degli “altri” (normalmente dedicata a quei partiti che non raggiungono valori statisticamente significativi). Per la seconda settimana consecutiva, infatti, una rilevazione Swg ha stimato PaP al 2,6%, che seppur di poco, supera LeU. D’Alema & C. avviino una riflessione.

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