Sorelle uccise a Ramacca, fermato un trentenne sorvegliato speciale

Sorelle uccise a Ramacca, fermato un trentenne sorvegliato speciale
14 dicembre 2017

E’ un sorvegliato speciale, con precedenti per droga, l’uomo fermato con l’accusa di avere massacrato a coltellate, ieri a Ramacca, in provincia di Catania, le sorelle di 70 e 79 anni, Lucia e Filippa Mogavero. Il trentenne, del luogo, incastrato dalle telecamere, avrebbe agito a scopo di rapina. Una irruzione nell’appartamento delle due donne finita tragicamente. Le due anziane sorelle sono state trovate morte accoltellate in un’abitazione di Ramacca, in provincia di Catania. Di armi da taglio parla il procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera. Le vittime, di 70 e 79 anni, si chiamano Lucia e Filippa Mogavero, uccise con una serie di fendenti inferti con un coltello in piu’ parti del corpo. Le due sorelle vivevano insieme nell’appartamento e non erano sposate. A fare la tragica scoperta e’ stata una terza sorella, una insegnate che abita nella medesima palazzina e che era appena rientrata da scuola. E’ stata lei a lanciare l’allarme chiamando i carabinieri. Drammatica la scena presentatasi agli investigatori nell’appartamento di Rammacca. Il corpo di una delle sorelle uccise e’ stato trovato in un ripostiglio, l’altro riverso nella camera di letto. L’appartamento si trova in una palazzina a tre elevazioni, che ha una uscita sul retro da dove potrebbe essere scappato l’assassino.

“Non ho alcuna ipotesi. Sono entrati e hanno fatto quello che volevano – aveva detto ieri Giovanni Mogavero, fratello delle due vittime e Carabiniere in pensione che vive ad Enna – La mia esperienza la tengo per me”. Sono dei mostri? “Certo chi fa una cosa del genere non e’ una persona sensibile”, aveva concluso. “E’ l’ennesimo massacro che si registra nel Calatino, sono gia’ sette gli omicidi registrati. Alcuni dei quali molto efferati. Lavoriamo in condizioni molto difficili”, ha detto Verzera. Secondo una prima ricostruzione sarebbero state picchiate e accoltellate nel tentativo di rapina. “La scena del delitto – ha aggiunto il procuratore di Caltagirone – e’ raccapricciante. Donne picchiate e colpite con arma da taglio. Bisogna fermare questo massacro. Noi e le forze dell’ordine siamo impegnati al massimo con i problemi di organico e anche legati al territorio e alla criminalita’ presente”. Per  il sindaco di Ramacca, Pippo Limoli, “è una tragedia immane che ha gettato nello sconforto tutta la nostra comunita’. Nessuno di noi ha idea di chi possa avere commesso un fatto cosi’ atroce ed efferato. Siamo una comunita’ di 10 mila persone – ha concluso Limoli – e ci conosciamo tutti. Il nostro non e’ un paese che ha violenza nel zona. Le vittime erano due anime pie, due persone perbene, tutte casa e chiesa”. Oggi vertice nella prefettura di Catania. Per domani, venerdi’, invece, e’ stata organizzata una fiaccolata.

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