Spaccatura in Idv, una parte lascia per andare in Mdp

Spaccatura in Idv, una parte lascia per andare in Mdp
Il responsabile nazionale organizzazione dell'Idv, Luciano Pisanello
19 novembre 2017

Idv si divide e una parte sceglie di entrare in Mdp. “Quando in un partito vengono meno l’impianto valoriale ed i principi fondativi, non ha più senso rimanerci”, spiega in un documento il responsabile nazionale organizzazione dell’Idv Luciano Pisanello. Nel testo, firmato anche da molti altri dirigenti e amministratori locali, si afferma che sono ormai troppi gli elementi di rottura con il Pd e con il governo a guida Renzi. Nel documento vengono definite “fallimentari le azioni dell’esecutivo a guida Renzi: il Jobs Act, la legge Delrio, la Buona Scuola, il referendum sulle trivelle, lo Sblocca Italia, la rottura con i sindacati e per ultima l’approvazione della legge elettorale a colpi di fiducia”. Viene criticata inoltre la gestione “superficiale” ed “assente” di un partito che “non discute più al suo interno e in cui predomina l’idea della corsa solitaria. Per tutti questi motivi abbiamo deciso di lasciare Idv e aderire ad Mdp partecipando all’assemblea di domani per un percorso unitario della sinistra”. Il testo è firmato, tra gli altri, dal responsabile organizzazione nazionale di Idv Luciano Pisanello, Matteo Marolla, Rossella Macchiarola, Luciano Cinieri, Pierluigi Valentino, Giacinto Epifani, Michele Dechirico, Ernesto D’eri, Mario Caligiuri, Giancarlo Scarpelli, Michele Azzara, Giampaolo Manunta, Filippo Occhipinti, Ennio Coltrinari, Ninel Donini, il Generale Crescenzo Stellato, Donato Policastro, Silvana Fiore, Marco Comandini, Salvatore Smeraglia.

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