“Space girls, space woman”, donne spaziali protagoniste a Milano

20 aprile 2017

“In orbita sopra le nostre teste, Peggy Whiston sta comandando la Stazione spaziale internazionale per la seconda volta. Le donne possono e stanno già facendo molto per l’esplorazione spaziale. È il momento di investire sul talento femminile per affrontare le nuove sfide dello sviluppo sostenibile”. L’italiana Simonetta Di Pippo, direttore dell’Unoosa, l’Ufficio per gli affari dello Spazio extra atmosferico delle Nazioni Unite, è una delle protagoniste della mostra fotografica “Space girls, Space women – Lo Spazio visto dalle Donne”, dedicata alle migliaia di donne che, con il loro lavoro, quotidianamente danno il proprio significativo contributo alla ricerca aerospaziale.

La mostra, realizzata dall’agenzia fotografica Sipa press in collaborazione con l’Agenzia spaziale europea, è stata voluta in Italia dall Agenzia Spaziale Italiana ed è allestita nel chiostro del Museo della Scienza e della tecnologia, di Milano, dove resterà fino al 20 giugno 2017. Anna Sirica, direttore generale dell’Asi: “Ovviamente attraverso lo Spazio – ha spiegato – abbiamo voluto rappresentare la donna, nella vita, nella società civile, nel mondo della ricerca, nel mondo…”.

Da Houston a Milano fino al deserto dell Atacama la mostra racconta lo Spazio dal punto di vista femminile, anche per stimolare l’interesse delle giovani generazioni e promuovere i progetti spaziali italiani ed europei. Francesca Esposito, ricercatrice dell’osservatorio Inaf di Capodimonte, è stata seguita per giorni mentre testava un esperimento scientifico destinato a volare su Marte con la seconda parte della missione Exomars, nel 2020. “Sono stata ritratta nel deserto mentre facevamo delle misure relative a un esperimento che stavamo portando su Marte – ha raccontato – lì ho incontrato la fotografa che con me si è immersa in questo ambiente simil-marziano e abbiamo vissuto insieme alcuni giorni ammirando la maestosità delle tempeste di polvere e quindi immaginando insieme quello che poteva succedere su Marte in una simile condizione”.

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L’Italia al femminile nello Spazio è rappresentata da una frontman d’eccezione come l’astronauta Samantha Cristoforetti, da poco diventata mamma, ma nel settore aerospaziale è la ricerca l’ambito in cui la crescita della presenza femminile ha segnato l incremento maggiore, con circa la metà dei posti declinata al femminile. Tuttavia, se dalla prima donna cosmonauta, Valentina Tereshkova, tanta strada si è fatta, molta, ancora, ne resta da fare. “Dobbiamo migliorare la qualità della presenza femminile nel campo scientifico e tecnologico. Le giovani donne e i giovani uomini hanno bisogno di nuovi modelli di riferimento in questo campo, di vedere più donne esperte in questo campo, di vedere più donne esperte in discipline tecniche, per incoraggiare i giovani a immaginare la propria carriera per sognare insieme lo Spazio”. Accompagnata da un app multimediale per smartphone, la mostra milanese vedrà un pari allestimento a Roma nella sede dell’Asi.

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