Spalletti: “Non si può demolire il lavoro di un anno e mezzo”

Spalletti: “Non si può demolire il lavoro di un anno e mezzo”
Luciano Spalletti
15 dicembre 2018

L’Inter cerca contro l’Udinese i punti, e gli stimoli per ripartire dopo l’eliminazione in Champions League. Domani alle 18 in campo per rilanciarsi. Spalleti fa quadrato: “La cosa fondamentale in questi casi è vedere che nessuno prende le distanze da ciò che è successo” dice. Ha paura di un scollamento il tecnico nerazzurro: “Questi ragazzi meritano il sostegno dei tifosi, perché hanno fatto vedere il loro dispiacere e la voglia di giocare subito una partita come quella di domani sera, perché sanno bene che domani è il primo passo, che sposta da dove sei rimasto”.

Cerca di guardare il bicchiere mezzo pieno il tecnico dell’Inter. “Siamo usciti dalla Champions per differenza reti negli ultimi 10′ di partita. La squadra, al di là della reazione nervosa dopo aver subito gol, ha però fatto bene, creando molto. Meritavamo di vincere. Chiaro che un risultato così fa differenza, ma quando ci sono stati i sorteggi nessuno ci dava una possibilità di passare il turno, e invece l`abbiamo portata agli ultimi 10. Dovevamo fare di più, ma non mi sembra che sia il caso di demolire ciò che questa squadra ha fatto in questo anno e mezzo”. Marotta “Sicuramente riuscirà a dare il suo contributo visto che ha grande esperienza di poter stare a confrontarsi con il palazzo dove poi si vanno a creare le regole per il calcio in generale, ma sa stare anche dentro lo spogliatoio”.

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E sulle critiche dice: “”Mi sembra che qualcuno abbia usato il piede di porco (ride). Sono però critiche che se sono fatte nel modo giusto, sono anche costruttive”, Sul supporto della società aggiunge: “Le critiche non mi creano alcun fastidio. Il supporto che mi vogliono dare è una cosa che mi dà anche fastidio a sentirmelo dire, perché quando uno ti dà supporto, ti dice: “Ti voglio bene” ma allo stesso tempo ti dice: “Ti aiuto perché non ce la fai”. Le parole in questo senso ti viene più ad ammalarti anche rispetto a quanto uno può scrivere”.

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