Sparatoria nella sede YouTube in California, diversi feriti. Morta killer donna, pare suicida

4 aprile 2018

Sono almeno 4 i feriti dalla donna che ha aperto il fuoco nella sede di YouTube, in California, prima di togliersi la vita. Lo ha reso noto la polizia che esclude la pista del terrorismo indicando che l’attentatrice conosceva almeno una delle sue vittime. Brent Andrew, portavoce del San Francisco General Hospital, dove sono stati ricoverati 3 dei 4 feriti, ha precisato che si tratta di un uomo di 36 anni in “condizioni critiche”, di una donna di 32 anni in “condizioni serie” e di un’altra donna, di 27 anni, “in condizioni discrete”. Sul quarto ferito non si hanno per ora informazioni, neppure su dove sia stato ricoverato. L’allarme e’ scattato poco prima delle 13 nel quartier generale della piattaforma video di Google. Oltre 200 dipendenti sono stati perquisiti mentre lasciavano la struttura e le forze dell’ordine cercavano l’autore degli spari. Secondo la Cnn, che cita un testimone, la donna sarebbe entrata nella zona dove di solito i dipendenti si fermano a mangiare puntando una persona in particolare, presumibilmente il fidanzato. Entro le 14:15 e’ stato informato il presidente Donald Trump che ha poi elogiato, via Twitter, il lavoro delle forze dell’ordine. Sul posto e’ accorsa anche l’Fbi mentre Google ha indicato, via Twitter, di collaborare con le autorita’. YouTube, poco piu’ di una settimana fa, aveva bandito i video con armi e i link che rimandano a siti che vendono armi.

LE TESTIMONIANZE

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Su Twitter, un dipendente di YouTube, Vadim Lavrusik, ha riferito di aver “udito colpi d’arma da fuoco e aver visto persone correre mentre ero alla scrivania”. Dopo essersi barricato dentro una stanza con dei colleghi, il giovane e’ stato scortato fuori e si dice “al sicuro adesso”. Racconto simile a quello di un altro collega, Todd Sherman, che con diversi tweet ha riferito quello che stava accadendo all’interno. “Eravamo seduti in riunione e abbiamo sentito persone correre, si sentiva il rumore sul pavimento. Il primo pensiero e’ stato un terremoto”, ha scritto, sostenendo anche che, dirigendosi verso l’uscita, ha visto “gocce di sangue sul pavimento e sulle scale”. Ora e’ in auto diretto verso casa, “spero che tutti siano in salvo”, ha concluso. Google, che detiene la societa’ di video streaming, ha fatto sapere con un tweet che si sta “coordinando con le autorita’ e fornira’ informazioni ufficiali appena saranno disponibili”.

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