Spazio, la sonda Cassini ha scoperto il “grande vuoto” su Saturno

3 maggio 2017

Questa è la voce di Saturno, o meglio è la traduzione in impulsi sonori degli impatti dei piccoli granelli di polvere che circondano il pianeta registrati dagli strumenti della Sonda Cassini-Huygens di Nasa ed Esa che orbita intorno al “Signore degli anelli” dal luglio del 2004 e che, dopo 20 anni, si prepara al “gran finale” con un tuffo mortale nell’atmosfera del pianeta, previsto per il 15 settembre. In questi giorni la sonda sta effettuando una serie di 22 passaggi ravvicinati – il primo c’è stato il 26 aprile, il secondo il 2 maggio – nello spazio tra il pianeta e i suoi anelli. E qui c’è stata la scoperta inaspettata. In questo corridoio finora inesplorato, di circa 2.400 Km, c’è una scarsissima presenza di polveri cosmiche; una quantità nettamente inferiore alle aspettative del Jpl della Nasa. Un vero e proprio mistero che però ha anche un lato positivo.

Si temeva infatti che i detriti potessero danneggiare la sonda in questi passaggi ravvicinati, invece la notizia della loro scarsità ha fatto tirare un sospiro di sollievo agli scienziati che ora potranno concentrarsi sullo studio dei dati raccolti e delle immagini ravvicinate scattate dalla sonda. Le informazioni relative al secondo passaggio saranno diffuse a breve. Quelle del primo passaggio del 26 aprile hanno rivelato la presenza di centinaia di particelle di polvere, della dimensioni di un micrometro (come il particolato del fumo, per intenderci) in prossimità del piano dell anello principale, ma pochissime durante l attraversamento della divisione. I dati sono stati convertiti in suono per poterli studiare meglio e, come si è visto, all’interno del gap, questi suoni sono quasi del tutto assenti.

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