Lo spread tra Btp e Bund decennali s’impenna a quota 253 punti base dopo aver aperto a quota 241, in una seduta in cui il mercato secondario dei titoli del debito pubblico risente del crollo del rendimento del Bund decennale tedesco, sceso sottozero per la prima volta dal 2016. Il differenziale e’ infatti calcolato in base al rapporto tra il rendimento del decennale italiano e quello dell’analogo titolo tedesco. Attualmente il tasso del Btp e’ al 2,498, dopo un top al 2,530%, mentre il tasso del Bund decennale e’ allo 0,005%, dopo un minimo a -0,001%. ad innescare l’acquisto di titoli di Stato tedeschi, che ha determinato il calo del rendimento, e’ stato il timore di un rallentamento dell’economia europea e di quella tedesca in particolare.
L’allarme rosso si e’ acceso in mattinata dopo la diffusione dei dati sul Pmi, un indice prodotto da Markit Group che riflette la capacita’ dell’acquisizione di beni e servizi. Si tratta di un indice anticipatore che tiene conto dei nuovi ordini, produzione, occupazione, consegne e scorte nel settore manifatturiero e in quello dei servizi. Secondo la lettura preliminare di marzo l’indice composito europeo e’ sceso a 51,3 punt, ai minimi da 2 mesi. Sotto i 50 punti l’indice, calcolato da Markit, segnala una contrazione dell’economia e sopra 50 punti un’espansione. Piu’ nel dettaglio l’indice manifatturiero ee’ arretrato da 49,4 a 47,47 punti, il minimo da 6 anni, mentre l’indice pmi tedesco si e’ fermato a 51,5, il minimo da giugno 2013, principalmente a causa del settore manifatturiero. Anche le Borse europee invertono la rotta e vanno in negativo, dopo un avvio positivo, sulla scia dei dati del pmi dell’Eurozona. E l’euro arretra sotto quota 1,13 sul biglietto verde sempre per lo stesso motivo.
