Strage bus in Campania: otto condanne tra 15 imputati, tutte diminuite tranne per titolare azienda

Strage bus in Campania: otto condanne tra 15 imputati, tutte diminuite tranne per titolare azienda
11 gennaio 2019

E’ stata letta questa mattina la sentenza per i 15 imputati della strage del bus, che il 28 luglio del 2013, precipitò dal viadotto Acqualonga nel tratto irpino di Monteforte, provocando la morte di 40 persone. Il giudice monocratico del Tribunale di Avellino, Luigi Buono, ha accolto solo in parte le richieste del Procuratore Capo di Avellino, Rosario Cantelmo e della sua vice Cecilia Annecchini.

Confermata la condanna a 12 anni per Gennaro Lametta, titolare dell’azienda del bus precipitato nella scarpata. Assolti invece l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci e l’ex D.G. Riccardo Mollo, per i quali l’accusa aveva chiesto 10 anni. Pene diminuite per i funzionari della concessionaria: 5 anni per Michele Renzi e Bruno Gerardi; 6 anni invece per Gianluca De Franceschi; 5 anni e sei mesi a Gianni Marrone; 5 anni e 6 mesi per il direttore del tronco autostradale Paolo Berti; 6 anni per Nicola Spadavecchia. Per tutti la richiesta era di 10 anni.

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Antonietta Ceriola, dipendente della motorizzazione, accusata di aver fornito carte false dando il via libera alla circolazione del veicolo pur in pessime condizioni, è stata condannata ad 8 anni, sui 9 richiesti. Assolto invece l’altro dipendente della motorizzazione Vittorio Saulino (6 anni e 6 mesi chiesti per lui). Accuse cadute anche per altri tre funzionari e dirigenti della concessionaria: Massimo Fornaci, Marco Perna, Antonio Sorrentino e Michele Maietta.

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