Stragi mafiose, ordine d’arresto per i boss Graviano e Filippone

26 luglio 2017

Fra i soggetti destinatari dell`ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Reggio Calabria figura il siciliano Giuseppe Graviano, capo del mandamento mafioso di Brancaccio, coordinatore delle cosiddette “stragi continentali” eseguite da Cosa Nostra, attualmente detenuto in regime di carcere duro. L`altro soggetto colpito dalla misura cautelare della custodia in carcere è il calabrese Rocco Santo Filippone, di 77 anni, di Melicucco (RC), capo del mandamento tirrenico della `Ndrangheta all`epoca degli attentati ai Carabinieri. A quest`ultimo, la Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria contesta anche il reato di associazione mafiosa per essere, anche attualmente, l`elemento di vertice dell`articolazione territoriale della `Ndrangheta, localmente denominata cosca Filippone – direttamente collegata alla più articolata e potente cosca Piromalli di Gioia Tauro (RC) – al quale sono demandati compiti di particolare rilievo come quello di curare le relazioni e incontrare i capi delle altre famiglie di `Ndrangheta al fine di dare esecuzione alle decisioni di maggior rilevanza criminale, deliberate dalla componente riservata della organizzazione mafiosa calabrese, come quelle di aderire alla strategia stragista di attacco alle istituzioni dello Stato, attuata in Calabria, negli anni `93 e `94, in sinergia con Cosa Nostra attraverso il compimento degli omicidi e tentati omicidi dei Carabinieri, materialmente eseguiti da Giuseppe Calabrò e Consolato Villani.

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