Pacca sulle spalle e 308 milioni per Napoli, ecco l’accordo Renzi-de Magistris

Pacca sulle spalle e 308 milioni per Napoli, ecco l’accordo Renzi-de Magistris
26 ottobre 2016

Numerosi e variegati gli interventi che saranno resi possibili dallo stanziamento di 308 milioni di euro nell’ambito del cosiddetto Patto per Napoli. La firma tra il premier Matteo Renzi e il sindaco partenopeo, Luigi de Magistris oggi in Prefettura. Una stretta di mano a favore di telecamere e fotografi, una pacca sulla spalla e sorrisi sotto gli occhi dei primi cittadino della Città metropolitana, ma anche del prefetto Gerarda Pantalone, del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Claudio De Vincenti. Un appuntamento istituzionale che, solo momentaneamente, allontana le divisioni ben delineate tra i due protagonisti della giornata: da un lato il segretario del Pd e dall’altro l’ex pm: lontani su molti aspetti, non ultimi l’orientamento per il prossimo referendum costituzionale e la vicenda Bagnoli. Pur non nascondendo spiragli di speranza “con questo metodo potremo chiudere anche altri tavoli”, la distanza Renzi-de Magistris resta abissale. Il nodo più importante da sciogliere rimane il commissariamento dell’ex area Italsider affidato a Salvo Nastasi.

“La posizione del Comune è sempre la stessa – ha detto de Magistris – Non siamo di fronte a una fisarmonica politica o a un’altalena. Con oggi non c’è alcun avvicinamento politico tra il sindaco e il presidente del Consiglio, anzi le posizioni in vista del referendum saranno molto distanti”. “E’ chiaro che ciascuno si tiene le sue idee – ha detto dal canto suo Renzi – , ma dal punto di vista istituzionale Napoli è più grande di qualsiasi divisione possibile”. Al di là delle divisioni politiche, l’accordo istituzionale siglato oggi sembrava lontano anche soltanto due settimane fa, quando Palazzo Chigi e Palazzo San Giacomo hanno iniziato a lavorare, alacremente, ai progetti. Saranno così sbloccati 30 milioni di euro per l’abbattimento nel quartiere Scampia delle Vele A, C e D nonché per la riqualificazione dell’unico edificio destinato a restare in piedi, la Vela B, che ospiterà la sede e gli uffici della Città metropolitana. Dei 308 milioni, 180 andranno alla zona orientale del capoluogo per le bonifiche, il depuratore, l’ecodistretto e per il Brt, il treno su gomma che, da San Giovanni a Teduccio raggiungerà Barra e Ponticelli fino a Volla.

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Ulteriori 42 milioni saranno utili per la chiusura dell’anello della Linea 1 della metropolitana rendendo possibile raggiungere anche Miano e il Centro Direzionale, passando per Secondigliano e l’aeroporto di Capodichino. Un altro investimento di 20 milioni riguarderà la Linea 6, in particolare la tratta Mergellina-piazza Municipio. Fondi anche per una nuova uscita della metro a Materdei. Venti milioni di euro serviranno per il rifinanziamento del progetto Sirena 2.0 che renderà possibile mettere in sicurezza edifici privati nel centro storico cittadino, ma anche degli plessi scolastici e siti pubblici. Denaro anche per il funzionamento della Città metropolitana; cinque milioni per la riqualificazione del Real Albergo dei poveri di piazza Carlo III e delle antiche scale della città e, infine, otto milioni per la costruzione del parco archeologico di piazza Municipio che ospiterà le navi di epoca romana recuperate nel corso dei lavori di scavo per la metro.

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