Sud Francia in fiamme, 10mila persone evacuate. “Origine dolosa”

26 luglio 2017

Un grande incendio sta devastando la Costa Azzurra dove in nottata sono state evacuate circa 10mila persone, tra cui tremila campeggiatori, nei pressi Bormes-les-Mimosas, nel dipartimento francese del Var, un’area ad alto tasso di turismo, già colpita ieri da un altro incendio, che insieme a quello spento in Corsica, ha contribuito mandare in fumo cinquemila ettari di terreno. La prefettura del Var ha comunicato che le evacuazioni si sono svolte con l’aiuto dei comuni di Bormes, La Londe-les-Maures e Lavandou e che dalle sette di stamani sono al lavoro gli aerei anti-incendio. Le fiamme, che si propagano a gran velocità a causa del forte vento, hanno già bruciato 800 ettari. L’incendio è scoppiato verso la mezzanotte a La Londe-Les-Maures e si è allargato verso Cap Bénat, hanno detto i pompieri all’Afp, parlando di “almeno 400 ettari bruciati”. “Le evacuazioni, almeno diecimila, hanno seguito la progressione della fiamme. E’ una zona abitata che raddoppia o triplica la popolazione d’estate” hanno detto i pompieri. Impegnati nello spegnimento 540 vigili del fuoco arrivati anche dai dipartimenti vicini. Secondo le immagini che circolano sui social network alcuni abitanti hanno passato la notte in spiaggia in sacco a pelo.

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Le fiamme sono pericolosamente vicine alle abitazioni. Secondo le autorita’ locali citate dal quotidiano ‘Nice Matin’, l’origine del rogo e’ “probabilmente dolosa”. Anche il sindaco di Bormes-les-Mimosa, Francois Arizzi, ha detto ai microfoni di RMC che “pensiamo si tratti di un atto criminale”. Almeno 12 i vigili del fuoco rimasti feriti, mentre tra i poliziotti si registrano una quindicina di intossicati. Non si segnalano feriti tra residenti e turisti ma almeno due case sono state distrutte dal fuoco. Altri due grossi incendi hanno colpito il Var negli ultimi due giorni. Stamani la situazione era sotto controllo a La Croix-Valmer, nei pressi della costa, dove ieri il fuoco ha distrutto 500 ettari. Nel comune di Artigues sono stati bruciati da 1.600 a 1.700 ettari. Per combattere le fiamme Parigi ha chiesto l’invio di due Canadair nell’ambito dell’aiuto europeo. Ieri sera il primo Canadair italiano è arrivato da Genova nel nord della Corsica. E il ministro dell’Interno Gérard Collomb ha annunciato l’ordine di sei bombardieri ad acqua modello Dash 8. Stamani i pompieri nelle Bouches-du-Rhône stanno affrontando un nuovo focolaio “a Martigues, dove sono stati colpiti 40-50 ettari” senza causare vittime, ha annunciato un portavoce del servizio di emergenza anti-incendio del dipartimento. Sono circa 4mila i pompieri impegnati in tutti questi roghi con l’ausilio di 5 Canadair.

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Anche in Alta Corsica, dove le fiamme hanno distrutto più di duemila ettari di macchia mediterranea da lunedì pomeriggio “la situazione è stabilizzata, ma le fiamme non sono state domate”, hanno riferito i pompieri, che sperano che oggi “l’assenza di vento e la leggera brezza aiuteranno il lavoro” sul terreno. Meteo France ha classificato le Bouches-du-Rhône e la Corsica in allerta giallo per “fenomeni pericolosi” fino a domani mattina a causa del mistral. Stamani l’autostrada A51, interrotta ieri sera tra Pertuis (Vaucluse) e Manosque (Alpes-de-Haute-Provence) a causa di “un importante incendio” scoppiato a La Bastidonne, ha riaperto. La forte siccità dei mesi scorsi e il vento violento di questo giorni hanno aumentato i rischi di incendio nella regione. Le autorità francesi hanno ripetuto l’appello agli abitanti “di prendere coscienza che sul Mediterraneo, in Provenza, in Corsica, occorre avere un atteggiamento responsabile: non accendere fuochi, non fumare, non fare barbecue, non fare lavori nei boschi”.

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