Sui disabili Crocetta gioca al rilancio: anche Roma deve mettere le risorse

Sui disabili Crocetta gioca al rilancio: anche Roma deve mettere le risorse
20 aprile 2017

“Dobbiamo chiedere scusa ai disabili, ma al concorso della spesa devono partecipare tutti, i Comuni e lo Stato, ai quali dobbiamo chiedere di piu’, e la Regione, alla quale dobbiamo chiedere il massimo”. Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, interviene al parlamento siciliano, in sede di discussione della Finanziaria, sulla norma che stanzia oltre 80 milioni in favore dei disabili, riscritta dal governo e su cui le opposizioni hanno chiesto il voto segreto e poi il voto per appello nominale. Una richiesta, quella del voto segreto, definita dal governatore “scandalosa”. La vicenda sulle risorse ai disabili è oramai nota a livello nazionale tra trasmissioni tv e proteste. E ora Crocetta gioca al rilancio, ammettendo che in Sicilia “si e’ verificato un progressivo abbandono dei disabili, ma ciascuno e’ bene che si assuma le proprie responsabilità”. E punta il dito contro il governo nazionale che “escludendo la spesa sanitaria, destina solo 380 milioni”. In altri termini, un “fondo nazionale ridicolo, in questa vicenda occorrera’ avviare un contenzioso con lo Stato per ottenere una cifra maggiore”. Poi rivolge un appello alle forze politiche affinché “questo articolo non diventi campo di scontro politico”. Il presidente della Regione viene contestato in Auladall’opposizione ma anche da esponenti della maggioranza. I parlamentari hanno chiesto che nella norma della finanziaria sia specificato che il 30% dei fondi destinati ai Comuni sia in favore della spesa sociale e il 10% ai disabili. Dopo un lungo dibattito la norma e’ riscritta in tal senso.

L’AULA APPROVA EMENDAMENTO

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Crocetta, esprime la propria soddisfazione per l’approvazione da parte dell’Ars dell’emendamento di 34 milioni a favore dei disabili gravi. Si tratta del primo emendamento presentato dal governo che stabilisce che il 10% del fondo per le autonomie degli enti locali di 340 milioni di euro, deve essere destinato dai comuni, a favore dei soggetti con disabilita’ gravissima. Tale fondo si aggiunge a quello per i gravissimi di 36 milioni di euro e a quello di 20 milioni di euro gia’ erogati alle ex province per gli alunni disabili delle scuole medie e superiori. Ulteriori risorse, per circa 150 milioni di euro, saranno approvate con l’articolo 15 della finanziaria. Il nuovo fondo di 34 milioni sara’ materialmente erogato ai comuni subito dopo l’approvazione della finanziaria, per consentire interventi urgenti a favore di soggetti con disabilita’ grave. In merito poi alla erogazione dei fondi per la disabilita’ gravissima, Crocetta precisa: “Non c’e’ alcun ritardo. Non si avevano dati precisi sul numero dei soggetti disabili e le Asp hanno dovuto fare un lavoro enorme per l’identificazione di tutti i soggetti con disabilita’ gravissima e del livello di intensita’ di tale disabilita’”. Sulla base dei numeri comunicati dalle Asp, venerdi’ scorso, sono stati gia’ approvati i decreti di finanziamento per tutte le Asp siciliane. Per potere accedere all’assegno di di cura del fondo, previsto dalla legge per i gravissimi, occorre che le persone interessate o i tutori legali sottoscrivano il patto di cura preventivo e comunichino il conto corrente su cui versare il finanziamento. Quella approvata, si tratta della terza versione della norma su cui Crocetta ha tenuto un lungo intervento in Aula. “I comuni siciliani ce la faranno – aveva detto Crocetta in Aula – stiamo facendo da architetti per un nuovo modello di solidarieta’. Nessun comune si e’ lamentato finora, nessun esponente dell’Anci ha protestato: abbiamo destinato il 10% in piu’ ai disabili certi di fare la cosa giusta”. Ma l’opposizione non e’ convinta: “La norma sui disabili voluta da Rosario Crocetta – commenta Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars – non risolvera’ affatto l’emergenza. Mai i comitati dei disabili erano arrivati a tanto: chiedere le dimissioni di un governo regionale per una gestione inconcludente e velleitaria anche nel settore delle fragilita’”.

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