Summit Trump-Kim, delegazione Usa in NordCorea. Faccia a faccia il 12 giugno

Summit Trump-Kim, delegazione Usa in NordCorea. Faccia a faccia il 12 giugno
Il presidente Usa, Donald Trump e il dittatore della Corea del Nord, Kim Jong Un
28 maggio 2018

Il summit tra il presidente Usa, Donald Trump, e il dittatore nordcoreano, Kim Jong-un, riprende quota e ormai sembra quasi fatta: una delegazione americana e’ a colloquio con emissari nordcoreani nella zona demilitarizzata che divide le due Coree per preparare lo storico incontro. Lo stesso presidente americano ha voluto confermarlo su Twitter e si e’ mostrato ottimista. I colloqui avvengono -ha spiegato la portavoce del Dipartimento di Stato, Heather Nauert- a Panmunjom, il villaggio di confine tra le due Coree; e potrebbero andare avanti fino a martedi’.

E’ stato il Washington Post a dare per primo la notizia: la delegazione americana e’ guidata dall’ex ambasciatore degli Stati Uniti in Corea del Sud, Sung Kim, al fianco di Allison Hooker, specialista di Corea presso il Consiglio di Sicurezza Nazionale dell’amministrazione Trump e di un rappresentante del Pentagono. Attualmente ambasciatore nelle Filippine, inviato nella penisola coreana da Washington per il delicato negoziato, Sung Kim ha “attraversato la linea che separa le due Coree per incontrare” un alto diplomatico nordcoreano, Choe Son Hui: “si conoscono bene” perche’ hanno fatto entrambi parte delle delegazioni dei loro Paesi durante i negoziati precedenti, nel 2005. Dunque il summit tra Trump e Kim torna probabile: previsto per il 12 giugno a Singapore, era stato cancellato all’improvviso la scorsa settimana da Trump che, in una lettera a Kim, aveva denunciato gli atteggiamenti “ostili” della leadership nordcoreana.

Ma tra alti e bassi, nelle ultime 48 ore si erano visti anche altri segnali positivi: sabato il faccia-a-faccia a sorpresa tra Kim e il presidente sud-coreano Moon Jaen-in, poi un team diplomatico americano e’ partito alla volta di Singapore per i dettagli logistici. La delegazione entrata domenica in Corea del Nord e’ invece piu’ concentrata, secondo la Cnn, sulla sostanza dei temi che saranno sul tavolo dei due leader. Del resto la rottura tra Pyongyang e Washington e’ avvenuta proprio sui temi che saranno sul tavolo del presidente americano e il dittatore: Trump vorrebbe una denuclearizzazione immediata, o in fasi ravvicinate, concedendo aiuti economici e garanzie per la sopravvivenza del regime nord-coreano; mentre il Nord non ha nessuna intenzione di rinunciare allo status di potenza nucleare, punta a un processo ridotto e scaglionato nel tempo e chiede il disimpegno militare degli Stati Uniti nella penisola coreana. Ecco dunque dunque quali sono i temi su cui lavorano le due delegazioni: dopo il passo indietro, che ha fatto temere l’allontanamento definitivo, si ricomincia a lavorare dalle fondamenta. Quanto alla data e alla location del summit, come ha detto lo stesso Trump sabato sera nello Studio Ovale, non sono cambiati.

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