Tahirah, prima donna musulmana che vuole entrare al Congresso Usa

3 agosto 2018

Ha 44 anni ed è madre di 7 figli, è avvocatessa, un’attivista locale ed è musulmana: Tahirah Amatul-Wadud, che si alza prima dell’alba, prega cinque volte al giorno e digiuna durante il ramadan, vuole chiedere agli elettori del Massachusetts di diventare la prima donna musulmana eletta al Congresso americano. “Non parlo sempre di religione perché non intendo guidare o servire da una prospettiva religiosa, è una cosa laica. Ma da dove trovo il centro della mia forza, è da lì…”.

È insolito vedere una donna con indosso un hijab color salmone distribuire volantini o parlare al semaforo con perfetti sconosciuti e chiedere loro di votarla al Congresso. Tahirah vuole migliorare la qualità della vita nel Massachussetts dell’Ovest, in un’area dove la maggioranza è cattolica e dove i tassi di disoccupazione superano la media nazionale e molti fanno due lavori per arrivare alla fine del mese.

Leggi anche:
Attacco con coltello in chiesa di Sydney: feriti fedeli e vescovo

“Ci sono volte in cui vedo che la gente è sorpresa che io mi presenti in questo modo. Forse i loro amici li hanno portati a una manifestazione e non li hanno avvertiti di come io sono o altrimenti vengono e capiscono come sono e sono curiosi. Succede spessissimo. Ma non ho mai subito insulti razzisti. Sono grata per questo. Spero che non accada mai”, ha raccontato dal suo quartiere generale appena fuori Springfield.

Infaticabile, armata di un sorriso gentile e una mente da avvocato, Amatul-Wadud fa parte di un numeroso gruppo di donne e democratici progressisti che corrono quest’anno, motivate anche dall’opposizione al presidente Donald Trump. Lei è una delle cinque candidate che vogliono diventare la prima donna musulmana al Congresso alle elezioni di mid-term a novembre, 12 anni dopo che Keith Ellison è divenuta la prima donna musulmana alla Camera dei rappresentanti.

Leggi anche:
Attacco con coltello in chiesa di Sydney: feriti fedeli e vescovo

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti