Tasso, nuovo ‘impresentabile’ tra i candidati M5s. Taroccava cd

Tasso, nuovo ‘impresentabile’ tra i candidati M5s. Taroccava cd
Antonio Tasso
24 febbraio 2018

C’è anche uno che taroccava cd, tra i candidati del MoVimento Cinque Stelle al parlamento. “Mi sono difeso come era mia diritto in quell’occasione e non ci fu nessuna condanna né amministrativa, né penale e il caso è stato archiviato”, ribadisce l’interessato Antonio Tasso. Ma, a quanto pare, così non è, perché il candidato pentastellato all’uninominale di Cerignola-Manfredonia (Puglia) è stato condannato in primo grado nel 2007 per violazione di diritto d’autore a sei mesi di reclusione e due mila euro di multa oltre al pagamento delle spese processuali. La pena è stata sospesa, ma la condanna è rimasta. E, nonostante ciò, fino a ieri mattina, il prescelto di Luigi Di Maio ha affermato di “aver inviato tutti i certificati giudiziari al M5S, che sono risultati puliti”, ma non ha parlato di condanna. Dunque, ennesima grana per il candidato premier pentastellato, unico responsabile della selezione degli aspiranti parlamentari. Di Maio annaspa: “Antonio Tasso si è potuto candidare con il Movimento 5 Stelle perché il suo certificato penale è pulito, non ha carichi pendenti e il suo 335 risulta nullo. Pertanto risultava candidabile”, tuttavia, aggiunge Di Maio, il caso “è stato segnalato al collegio dei probiviri a cui ho proposto l’espulsione”. E così mentre è ancora fresca la ‘ferita’ del caso Caiata, indagato per riciclaggio ed escluso ieri dal Movimento, oggi spunta un altro ‘impresentabile’ tra i candidati M5s.

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Tasso concorre nel collegio di Manfredonia-Cerignola per il M5s ed è imputato per aver duplicato cd e videogiochi abusivamente e averli venduti senza contrassegni Siae, subendo una condanna in primo grado. Quindi, nonostante la prescrizione, sarebbe incompatibile con il codice etico grillino. “Con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, abusivamente duplicava o riproduceva a fine di lucro, 308 cd per videogiochi e 57 cd musicali”, si leggeva nella sentenza. Per Tasso il giudice aveva deciso per le attenuanti generiche, condannandolo alla pena di sei mesi di reclusione e 2mila euro di multa, oltre al pagamento delle spese processuali. La pena è stata sospesa perché Tasso non aveva precedenti penali. Intanto oggi torna a parlare Caiata: “Sono assolutamente sereno per la totale infondatezza delle cose che sono state dette e, in pochissimo e brevissimo tempo, si farà luce su questa cosa: in quel momento chiederò la riammissione al Movimento”. “Ha fatto bene Di Maio a escludermi dal Movimento, che non può e non deve subire ripercussioni a causa mia e di questo ignobile sciacallaggio mediatico” prosegue Caiata. “Attaccano me per colpire Di Maio e il Movimento perché hanno paura, tanta paura di perdere potere in una regione con interessi economici enormi per l’establishment – conclude -. Chiarirò presto la mia posizione e chiederò di essere riesaminato dal collegio dei Probiviri per essere 5 stelle dentro e fuori. Nel frattempo, se verrò eletto, porterò avanti tutte le battaglie del Movimento e rispetterò i suoi princìpi con forza. Provano a piegarci, ma noi non ci spezziamo”.

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