Tensione post-voto nel M5s, Grillo: rispettate regole o trovatevi altro partito

Tensione post-voto nel M5s, Grillo: rispettate regole o trovatevi altro partito
Beppe Grillo
15 giugno 2017

Mai alleanze con Lega, Pd o altri partiti. Dopo ore di fibrillazioni e rumors che fanno trapelare l’ipotesi di una convergenza tra i 5 Stelle e la Lega – complici anche alcune interviste di deputati M5S rilasciate ai quotidiani, come quella di Carlo Sibilia costretto poi a precisare su Fb – Beppe Grillo stoppa il dibattito con un breve ma incisivo post e mette a tacere tutti coloro che abbiano idee diverse: “Il Movimento 5 Stelle non fa alleanze ne’ con il Pd, ne’ con la Lega, ne’ con altri. Quando andremo al governo presenteremo al Parlamento i nostri punti del programma di governo”. Anche su un altro punto dirimente come quello del doppio mandato per chi riveste una carica nelle istituzioni: nessuna eccezione, e’ un principio inderogabile, scandisce Grillo. E, come spesso fatto in passato, manda un monito a chi (senza fare il nome esplicitamente) come il deputato Mimmo Pisano, aveva definito certe regole “inutili tabu'”. “Chi pensa che le nostre regole fondanti siano ‘inutili tabu” e’ libero di pensarlo ed e’ anche libero di trovare un partito che lo candidi alle prossime elezioni” scrive Grillo sul blog. Avvertimento chiaro anche se al momento non accompagnato da provvedimenti disciplinari di alcun tipo.

Dall’indomani del voto alle Comunali, nel Movimento 5 Stelle sono riprese le fibrillazioni. Nessuna assemblea, al momento, per fare analisi del voto ma i dibattiti tra i parlamentari non mancano. C’e’ molta delusione anche se tra i pentastellati si respira un certo ottimismo sull’esito dei 10 ballottaggi, certi che il secondo turno statisticamente li possa premiare di piu’. Per una riflessione sul perche’ i risultati non siano stati quelli previsti e sperati, si aspettera’ il post ballottaggi. Sul tema delle alleanze, in realta’ – a prescindere dalle parole di Grillo – si ragiona da mesi. Alcuni esponenti di rilievo spiegano che le alleanze non si faranno ma che, secondo quanto si apprende, se ci dovesse essere una vittoria del Movimento 5 Stelle alle politiche e un incarico di governo, bisognera’ portare avanti un ragionamento di realpolitik. Non significa, viene precisato da autorevoli fonti M5S, “alleanze ideologico-politiche”. Ma la possibilita’, ventilata in alcuni ragionamenti dai pentastellati, e’ quello di “appoggi esterni” sui temi che interessano ai 5 Stelle: sull’immigrazione, per l’appunto, puo’ esserci una sintonia con la Lega, mentre sul reddito di cittadinanza potrebbe esserci con la sinistra.

Leggi anche:
Meloni: spero in un'Europa diversa. Draghi? Parlarne ora è filosofia

Ragionamenti comunque, cosi’ viene osservato in queste ore, “prematuri” e che si possono prestare a “forzature” anche perche’ c’e’ chi dice che “parlare di santa alleanza tra M5S e Lega e’ la moda del momento”. Di vero c’e’ che, come evidente, sul tema dei migranti M5S strizza l’occhio ad un elettorato piu’ a destra e questo potrebbe servire anche a raccogliere consensi a destra. Dopo la richiesta di una moratoria sui migranti da parte della sindaca di Roma, sottoscritta da Luigi Di Maio, anche oggi sempre Di Maio non ha esitato a contrattaccare il ministro dell’Interno, Marco Minniti, sul fatto che non vi sia una emergenza nella Capitale. “Minniti non ha capito in che paese sta. C’e’ una seria emergenza migranti e deve capire che ci deve dare una mano. Se dice il contrario dice una cosa fuori dal mondo, lui, il Pd e il governo”. Infine, sul ruolo di candidato premier del Movimento e delle regole per la selezione dei futuri parlamentari, i 5 Stelle ancora non si interrogano. “Alle regole ci pensa Davide (Casaleggio)” dice un deputato. E ai cronisti che chiedono ‘voterai per Di Maio candidato premier’?, alcuni rispondono “Certo che si’, lo sponsorizzo io” come Daniele Del Grosso. Mentre Angelo Tofalo ipotizza, scherzando non si sa quanto, di candidarsi anche lui e Del Grosso commenta ironico: “Sara’ il Cuperlo del Movimento”. Ma battute a parte, oltre a Di Maio resta anche la possibilita’ della candidatura di Roberto Fico che pero’, ancora, preferisce non pronunciarsi.

Leggi anche:
G7 a Capri, ministri degli Esteri uniti verso sanzioni a Iran e sistemi difesa aerea a Kiev
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti