Terremoto in Indonesia, l’isola di Lombok in macerie: oltre 140 morti, 13mila edifici distrutti

6 agosto 2018

E’ di almeno 142 morti il nuovo bilancio del terremoto di magnitudo 6,9 che ieri ha colpito l’isola indonesiana di Lombok. Lo ha confermato l’Agenzia nazionale per i disastri naturali secondo cui il sisma ha distrutto 13mila edifici. Il bilancio e’ destinato ad aumentare, man mano che i soccorritori si fanno strada tra la macerie. Finora sono state evacuate migliaia di persone. Le autorita’ hanno fatto evacuare centinaia di turisti dalle popolari isole, mentre i soccorritori sono al lavoro per recuperare i superstiti tra le macerie di casa, moschee e scuole.

Circa 20 mila persone hanno lasciato le proprie abitazioni, molti feriti vengono curati all’aperto. Servono cibo e farmaci. “Le strade e tre ponti sono stati danneggiati, alcuni luoghi sono difficili da raggiungere e non abbiamo abbastanza personale”, ha spiegato il portavoce dell’Agenzia dei disastri naturali, Sutopo Purwo Nugroho. E’ inoltre in corso l’operazione per evacuare circa 1.200 turisti dalle isole Gili, tre minuscole isole tropicali situate a pochi chilometri dalla costa nord occidentale di Lombok. Finora ne sono stati evacuati 358. I filmati pubblicati online da Nugroho mostrano centinaia di persone raggruppate sulle spiagge bianchissime in attesa disperata di lasciare il paradiso naturale che si e’ trasformato in un inferno.

“Non possiamo evacuarli tutti in una volta perche’ non abbiamo imbarcazioni abbastanza capienti”, ha spiegato Muhammad Faozal, capo dell’agenzia turistica di Nusa Tenggara. Sono in arrivo anche due navi della marina per dare soccorso. Per tutta la notte si sono registrate scosse di assestamento nell’isola di Lombok. Circa 20 mila persone hanno lasciato le proprie abitazioni e buona parte dell’isola e’ rimasta senza elettricita’. Centinaia di persone sono state curate all’esterno degli ospedali danneggiati nella citta’ principale di Mataram e in altre zone colpite. “Abbiamo bisogno di personale medico e di farmaci”, ha dichiarato il portavoce dell’ospedale generale di Mataram. Il capo del distretto nord di Lombok ha stimato che l’80 per cento della regione e’ stato danneggiato dal sisma. “Abbiamo bisogno di mezzi pesanti perche’ alcune moschee sono crollate e sospettiamo che alcuni fedeli siano ancora intrappolati all’interno”, ha dichiarato a Metro Tv.

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Una missione consolare dell’Ambasciata d’Italia, disposta in raccordo con l’Unita’ di Crisi, e’ giunta oggi a Lombok da Giacarta, per fornire ogni possibile, ulteriore supporto, anche sul fronte dei documenti, per il rientro in Italia dei connazionali dopo il forte sisma che ha colpito l’isola. Lo riferiscono fonti della Farnesina, aggiungendo che “non risultano italiani feriti o irreperibili” e che è a lavoro da ieri con “l’Unità di crisi e la rete diplomatica” sul territorio indonesiano e “ha dato assistenza ai connazionali presenti”. In queste ore la rete del ministero degli Esteri sta “continuando a monitorare con la massima attenzione” la situazione per “fornire assistenza”.

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