“Il testimone invisibile”, il doppio volto di Leone e Scamarcio

7 dicembre 2018

E’ un thriller con un intreccio perfetto e un ritmo serrato “Il testimone invisibile”, diretto da Stefano Mordini e interpretato da Riccardo Scamarcio, Miriam Leone, Fabrizio Bentivoglio e Maria Paiato. Nel film, nei cinema dal 13 dicembre, un imprenditore di successo si risveglia in una camera d’albergo e trova il corpo senza vita della sua amante. Quando viene accusato di omicidio si affida ad una penalista di grande fama con cui ricostruirà i fatti antecedenti a quell’episodio: la loro sarà una sfida dialettica carica di tensione e sorprese.

“Diciamo è teatro ma è cinema – spiega Scamarcio – quindi bisogna mantenere un certo rigore, un certo rispetto per le parole, mentre quando si fanno delle scene di vita quotidiana si può anche cambiare il testo, si può manipolarlo, invertire, posporre; qui bisogna rispettarle in maniera assolutamente precisa perché chiaramente c’è una verità processuale o di altre verità, perché alla fine il film ha tre piani di verità”. Per Miriam Leone la sfida era intepretare due volti dello stesso personaggio: “Sicuramente una sfida, sicuramente un camminare sul filo, sempre, mantenere e dover mantenere l’equilibrio. Il rigore del genere, che non è mai rigidità, e che quindi vive del dettaglio, delle sfumature”.

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Se da anni si parla della necessità di tornare al cinema di genere in Italia, per questo film la sfida sarà anche quella di competere con le solite commedie in uscita a Natale. A questo proposito Bentivoglio dice: “Auspico un musical, la possibilità che si possano esplorare tutti i generi. Noi in fondo ci attestiamo sulla commedia, e sul thriller qualche altra volta, ma… un western! Noi non vediamo l’ora, credo di sfondare una porta aperta”. E alla domanda quale sia il loro thriller preferito gli attori rispondono: “Il buio oltre la siepe”. “Rosemary’s baby”. “Lo nominiamo sempre, il maestro Hitchcock”: tutto”.

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