Thailandia, i ragazzi intrappolati in una grotta hanno coperte e medicine. “Non c’è fretta per il recupero”

4 luglio 2018

L’attesa continua per i 12 giovani calciatori e il loro allenatore, intrappolati dal 23 giugno 2018 in una grotta in Thailandia. I tempi di salvataggio saranno lunghi, ma intanto hanno ricevuto coperte termiche, cure mediche e cibo. I volti però sono tranquilli e sorridenti ora che sono arrivati i soccorsi, come si vede da questo video diffuso dai Navy seal thailandesi. “Stanno tutti bene”, fa sapere attraverso un video la marina thailandese.

“Dopo aver mangiato sono stati esaminati da un medico militare” ha precisato la marina, che non ha fatto pronostici sulla loro evacuazione, complicata da fatto che la grotta è allagata per lunghi tratti. “Non c’e’ fretta, i 12 ragazzini intrappolati con il loro allenatore in una grotta nella provincia settentrionale thailandese di Chang Rai dal 23 giugno cominceranno a nuotare nelle acque delle strette caverne verso l’uscita, distante 3 chilometri, quando sara’ possibile”.

Lo ha riferito Ruetaiwan Patisen, la portavoce dei soccorritori, assicurando che gli intrappolati stanno bene. Con loro ci sono dieci soldati, che hanno impiegato circa 4 ore per raggiungerli. Intanto un nuovo video dei Navy Seal Thai pubblicato su Facebook mostra i 12 ragazzini tra gli 11 e i 16 anni in buona salute. Sorridono davanti alle telecamere, avvolti in coperte di Mylar argentate, presentandosi e dicendo di stare bene.

I soccorritori tailandesi hanno promesso che useranno un approccio “privo di rischi” per il salvataggio. L’evacuazione dal complesso di caverne nel nord della Thailandia si preannuncia un’operazione lunga a complessa per un gruppo di ragazzi che non sa immergersi e in alcuni casi neppure nuotare e dovrà passare per stretti cunicoli allagati, mentre incombono nuove piogge monsoniche che potrebbero far salire il livello delle acque nella grotta.

“Dobbiamo essere certi al cento per cento che non ci sia alcuni rischio per i ragazzi prima che li trasferiamo” ha detto il governatore della provincia di Chiang Rai Narongsak Osottanakorn. “Ce ne prenderemo cura come se fossero figli nostri” ha aggiunto, spiegando che ieri non è stato possibile allestire una linea telefonica nella caverna, dove continuano però ad arrivare, cibo, medicinali e attrezzature di soccorso. Le autorità continuano a pompare acqua dalla grotta, consapevoli che presto il tempo peggiorerà. “Vogliamo evacuare tutte le tredici persone appena possibile, ma non vogliamo specificare giorno e ora” ha detto il capo della giunta militare tailandese Prayut Chan-O-Cha.

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