I tifosi scaricano Balotelli: “Arrogante”. Cellino: “La squadra lo aiuti”

I tifosi scaricano Balotelli: “Arrogante”. Cellino: “La squadra lo aiuti”
Mario Balotelli
9 novembre 2019

Non si placano le polemiche su Mario Balotelli. A quasi una settimana dai fatti di Verona-Brescia a prendere le distanze dall’attaccante sono proprio i suoi tifosi, quelli del Brescia. Attraverso un comunicato ufficiale, il gruppo Brescia 1911 ha preso le difese della Curva del Verona, rimarcando i comportamenti non sempre edificanti di `Balo`: “Sebbene nessuno di noi conosca personalmente Mario Balotelli, dobbiamo ammettere di avere avuto delle opinioni discordanti (rispetto a chi lo definisce una vittima sacrificale) e poco lusinghiere sul suo conto fin da prima che indossasse la nostra Maglia”. I suoi tifosi in divere piazze “prima l`hanno accolto a braccia aperte, e poi l`hanno sconfessato per il suo atteggiamento (e non certo per il colore della pelle), a volte infantile, spesso indisponente”.

I tifosi del Brescia parlano di “arroganza” che “sembra trasparire di continuo dalla sua persona” e “non è giustificabile, in particolar modo quando la porta in campo e diventa motivo di destabilizzazione per la squadra”. “Detto questo, siamo estremamente convinti che Balotelli a tutti gli effetti sia italiano, e – per quanto ci riguarda – perfino bresciano (sebbene abbia sempre ostentato la sua passione per il Milan), ma lui deve convincersi di una cosa: proprio perché gioca nel Brescia da bresciano, la sua dedizione alla causa e il suo impegno devono essere pari – o addirittura superiori – a quelli dei suoi compagni”. Infine, sui cori del ‘Bentegodi’: “Certi cori siano legittimi e accettabili, ma nemmeno che i tifosi gialloblù siano tutti razzisti, e che la Curva del Verona sia una sorta di covo del KKK, come qualcuno vorrebbe far credere (questo lo dimostra anche il fatto che a provocare “seriamente” Balotelli siano stati pochissimi tifosi, fra l`altro “slegati” dai cori del resto della Curva)”.

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Per il presidente del club delle Rondinelle, Balotelli “è un giocatore come gli altri che quindi può scendere in campo, andare in panchina o anche in tribuna. Professionalmente è esemplare, in questo momento però non è lui che deve aiutare la squadra, ma viceversa. E ci salveremo con il gruppo dell`anno scorso”. Massimo Cellino parla alla vigilia di Brescia-Torino, primo match dopo il cambio di allenatore voluto dal numero uno del Brescia, con Eugenio Corini che è stato sostituito da Fabio Grosso. “La classifica era importante per Corini, non per me – continua Cellino – Ad un certo punto non si è più sentito tranquillo,ma l`ho fatto diventare insicuro io. Grosso? L`ho chiamato che ero a Londra e in tre ore mi ha raggiunto. Mi ha fatto un`impressione eccezionale, è un allenatore in crescita che si deve completare e lo riconosce”.

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