Tiziano Ferro: “Scrivo cose nuove, mi piacerebbe un film”

Tiziano Ferro: “Scrivo cose nuove, mi piacerebbe un film”
Il cantante, Tiziano Ferro
21 dicembre 2017

“Sto scrivendo cose nuove, sto scrivendo di tutto. Io scrivo cento cose insieme, scrivo un libro, un film, poi alla fine pubblico un disco. Fare questo mestiere è una cosa meravigliosa. Mi piacerebbe scrivere un film, mi piace molto il linguaggio delle serie televisive, oramai sono la nuova frontiera cinematografica. Ora poi i film durano un casino..ma dove sono finiti i film di novanta minuti?”. Tiziano Ferro si racconta, tra battute, sketch, sorrisi, ma anche momenti seri. Lo fa conversando con Carolina Di Domenico e Pier Ferrantini, tra un brano e l’altro, nell’esclusivo concerto live a Rai Radio2. “Ho scritto già tantissimo – racconta l’artista di Latina – a Los Angeles non hai scuse, esci fuori per forza con ispirazioni. Tutto è un set cinematografico, le persone sono delle comparse, la musica la rubi per strada anche se non vuoi e torni a casa con il cervello che scoppi di idee e non riesci a fermarti”. Parla del suo passato, degli inizi, dei suoi primi concerti (“Vent’anni fa vidi mio padre per la prima volta preoccupato per me”, racconta), dei duetti fatti e non fatti, dei sogni, del 2017 ricco di esperienze. Dei live così intimi, “come questo a Radio2, dove mi diverto tantissimo”. Sul Festival di Sanremo ha detto: “Ho visto il cast, sono rimasto molto stupito, non ero pronto a vedere i Pooh destrutturati – sorride – ho ascoltato solamente una canzone, quella di Nina Zilli, una canzone veramente stupenda”. Una nuova partecipazione come ospite a Sanremo? “No, lo vedrò da casa. Anzi, da casa ma da Los Angeles, dove conto di andare dopo Natale”.

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Ed Sheeran? “E’ il mio idolo, ho provato a contattarlo non mi ha mai risposto. È il numero uno al mondo, avrà altre cose di meglio da fare….. ma io sono sempre pronto per Ed”. Di Facebook Tiziano Ferro dice “è un’arma bianca, ci sono grandissimi vantaggi, ma c’è anche un’alienazione drammatica, patologica”. Tiziano Ferro parla anche del suo momento di intimità in cui, chiuso nella sua stanza scrive. “Sono stato sempre geloso del mio momento di scrittura. Ho sempre scritto da solo – dice Ferro – è un momento molto divertente, molto mio. L’importante è fare un demo dentro camera tua e pensare che la ascoltino 5 persone. Io scrivo cose che Fabri Fibra è un chierichetto in confronto”, dice scherzando. Ricorda, Tiziano Ferro, quando Carlo Conti l’ha chiamato lo scorso anno, per aprire il Festival di Sanremo, omaggiando Tenco a cinquant’anni dalla morte. “Una delle esperienze più belle della mia vita. Penso che come cantante e come scrittore di canzoni, sia importante trasmettere alle nuove generazioni le basi della musica. Non bisogna dimenticare che esistono canzoni stupende come “Mi sono innamorato di te”. E ora? Cosa manca? “Toccare Battisti sarebbe la stessa cosa…non l’ho mai fatto. Mi piacerebbe”.

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Il cantante ha emozionato il pubblico presentando dodici brani: al via con “Ora perdona”, a seguire “Solo è solo una parola”, “Valore assoluto”, “Il mestiere della vita”, passando per grandi successi come “E fuori è buio”, “L’ultima notte al mondo”, “Il conforto” (“Sicuramente è stato uno dei momenti più alti della mia carriera cantare con Carmen Consoli”, ha detto Ferro), “Alla mia età”, “Mi sono innamorato di te”, fino a “No vacancy/Shape of you” (“Una delle collaborazioni più fighe che ho avuto quest’anno, spero sia l’inizio di una serie di collaborazioni”, ha spiegato Ferro), “Potremmo ritornare”, “Incanto”. Un concerto esclusivo nella salaB di via Asiago, a Roma, a Rai Radio2. Tiziano Ferro chiude in bellezza il 2017 sul palco di Radio2 che quest’anno ha visto passare The Giornalisti, Diodato, Ermal Meta, Marianne Mirage, Mannarino, Ex otago, Tiromancino, Coez, Lo Stato Sicale, Levante, Paola Turci, Elodie e Michele Bravi, Lodovica Comello, Giorgio Poi, Gue Pequeno, Carl Brave, Joan Thiele. A gennaio sono già in programma Selton il 12 gennaio e Ghali il 19.

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