Torino, Appendino indagata per falso in atto pubblico

Torino, Appendino indagata per falso in atto pubblico
Il sindaco di Torino, Chiara Appendino
17 ottobre 2017

Avviso di garanzia per falso in atto pubblico per la sindaca di Torino Chiara Appendino. L’inchiesta che coinvolge anche l’assessore al Bilancio Sergio Rolando riguarda il caso dell’area ex Westing House. È la stessa sindaca a comunicarlo con una nota. “Vi comunico che mi è appena stato notificato un avviso di garanzia dalla Procura di Torino per la vicenda Ream. Sono assolutamente serena e pronta a collaborare con la magistratura certa di aver sempre perseguito con il massimo rigore l’interesse della città e di torinesi. Desidero essere ascoltata il prima possibile – prosegue la sindaca – al fine di chiarire tutti gli aspetti di una vicenda complessa relativa all’individuazione dell’esercizio di bilancio al quale imputare un debito che questa amministrazione mai ha voluto nascondere”.  La vicenda, nata da un esposto del consigliere comunale Alberto Morano, riguarda l’area ex Westing House dove sorgerà un centro congressi. La Ream (fondazione Crt) aveva versato nel 2012 una caparra di 5 milioni per acquisirla ma l’area se la aggiudicò però l’anno successivo il gruppo Amteco-Maiora per 19,7 milioni. Ma il debito per la restituzione della caparra nei confronti della Ream non fu né saldato né iscritto a bilancio. Il Comune di Torino si accordò poi con la fondazione Crt per il pagamento nel 2018.

LA LETTERA

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All’origine delle accuse di falso in atto pubblico a carico della sindaca di Torino Chiara Appendino potrebbe esserci una lettera firmata di suo pugno, del 30 novembre 2016, indirizzata all’assessore al Bilancio Sergio Rolando, al Vicesindaco Guido Montanari, all’allora direttore delle finanze Anna Tornoni, e a quello del Territorio Ambiente Paola Virano, nella quale afferma che la restituzione del debito di 5 milioni nei confronti della Ream (Fondazione Crt) “non è prevista”. Una lettera smentita pochi giorni più tardi, il 6 dicembre, dal presidente della Fondazione Crt Giovanni Quaglia, che sottolinea al contrario l’esistenza del debito precisando che il pagamento si spera possa avvenire nel 2017, (poi posticipato al 2018). Lo sottolineano i consiglieri comunali Alberto Morano della lista omonima e Stefano Lo Russo (Pd) che hanno presentato l’esposto che ha dato vita all’inchiesta della procura torinese e che vede coinvolti oltre alla sindaca l’assessore Rolando e il capo di gabinetto Paolo Giordana, e hanno convocato una conferenza stampa per ricostruire la vicenda. Il caso prende le mosse dall’area ex Westinghouse che prima la giunta Chiamparino, poi quella Fassino decidono di riqualificare destinandola alla realizzazione di una grande infrastruttura di servizi.

 

LE REAZIONI

“Roma e Torino viaggiano in coppia per fallimenti amministrativi e indagini. Davvero complimenti al #M5s #honestà”. Lo scrive su Twitter Alessia Morani, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, per commentare la notizia dell’indagine per falso a carico della sindaca di Torino Chiara Appendino.

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“Sull’incapacità del sindaco Appendino a governare la città di Torino non avevamo dubbi, ma noi siamo garantisti sempre. Di Maio invece lo è a corrente alternata”. Lo ha affermato il segretario dei Moderati Giacomo Portas. “Se i fatti comunque fossero confermati Appendino si deve dimettere”, conclude Portas.

Il fatto che la sindaca di Torino sia indagata è “un atto dovuto, in seguito a un esposto di consiglieri di opposizione”, e questo non significa che si deve dimettere: “Questa è la differenza fra noi e il Movimento 5 stelle”, ha sottolineato Maurizio Lupi, coordinatore di Alternativa popolare, nel corso di una conferenza stampa sulla legge di bilancio. “A differenza di quanto ha fatto il M5S in questi anni – ha spiegato Lupi – chiedendo le dimissioni ad ogni indagine, magari a seguito di esposti dello stesso M5S, diciamo al presidente Di Maio e a tutto il Movimento: attenzione, due pesi e due misure non vanno bene. Ma per noi Raggi e Appendino devono governare bene, cosa che non stanno facendo”.

“La sindaca del M5S Appendino avvisata per falso in atto pubblico. Il Pd resta garantista ma per il giustizialismo cinque stelle è un altro duro colpo. Cinque stelle e due morali”. Lo scrive su twitter il senatore Pd Andrea Marcucci commentando l’avviso di garanzia della procura di Torino alla prima cittadina Chiara Appendino.

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