Torna Clericus Cup, al torneo di calcio partecipa anche squadra Teresa di Calcutta

Torna Clericus Cup, al torneo di calcio partecipa anche squadra Teresa di Calcutta
23 febbraio 2018

Croce e delizia. Quella della 12/a Clericus Cup sara’ ancora una Quaresima particolare, vissuta dai preti calciatori tra le canoniche Via Crucis e le diagonali difensive negli allenamenti infrasettimanali. Come ormai tradizione torna il Mondiale di calcio della Chiesa, promosso dal Centro Sportivo Italiano, con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale del tempo libero, turismo e sport della Cei, del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e del Pontificio Consiglio della Cultura del Vaticano. Si gioca, come sempre, sui campi del Centro Sportivo Pio XI, a due passi dal Vaticano. Preghiere e rigori, penitenza ed esultanza insieme per i seminaristi e sacerdoti di tutto il mondo, suddivisi in 16 formazioni: e su ogni maglia delle varie squadre ci sara’ una scritta che vuole promuovere l’inno del Centro Sportivo Italiano “Dove ogni maglia ha un’anima!”, cantato dai “Controtempo”. Melchor Sanchez de Toca, sottosegretario del Pontificio Consiglio della Cultura, appena tornato da PyeongChang dove per la prima volta il Cio ha invitato una delegazione del Vaticano, ha richiamato i partecipanti allo spirito olimpico: “l’apertura dei Giochi Olimpici Invernali e’ stato il momento piu’ emozionante, perche’ l’unita’ di bandiera delle due Coree nella sfilata ha dimostrato la forza della via diplomatica”. Sanchez ha anche promesso ai partecipanti alla Clericus Cup un’udienza dal “capitano di tutte le 16 squadre, Papa Francesco”. I campioni in carica del Pontificio Collegio Urbano scenderanno in campo domenica, mentre spettera’ alla Gregoriana, vicecampione 2017 l’open match del torneo contro il Collegio Messicano, ovvero i Legionari di Cristo.

A dare il fischio d’inizio, per la prima volta nel torneo tocchera’ ad un arbitro “ordinato” prete. E’ un sacerdote della diocesi di Brescia, Don Jordan Coraglia, che ha 43 anni: con una mano sfoglia il Vangelo, con l’altra estrae dal taschino i tre cartellini (giallo, azzurro e rosso nel Csi). La Clericus Cup avra’ una formula con 4 gironi da 4 team ciascuno, con le prime due classificate di ciascun girone che si qualificano per le fasi successive, ad eliminazione diretta. La finale e’ in programma sabato 26 maggio. I tesserati iscritti sono 370, inclusi i dirigenti delle squadre, con passaporti di 70 diverse nazionalita’. L’Italia e’ al primo posto con 31 atleti in campo, tallonata dall’India con 30. Messico e Stati Uniti gli altri paesi con piu’ rappresentanti, con 26 e 24 calciatori. La Nigeria ha 21 convocati sparsi nei vari seminari pontifici. Seguono Spagna, Colombia e Camerun tutte presenti con piu’ di dieci giocatori. Tutti e cinque i continenti sono comunque presenti, con tesserati anche di Tonga, Panama, Siria, Ciad, Russia, Malawi, Timor Est e Sud Sudan. Sono solo quattro le squadre che hanno partecipato in ciascuna delle undici precedenti edizioni della Clericus Cup. Nel ristrettissimo club delle fedelissime ci sono North American Martyrs, Collegio Urbano, Mater Ecclesiae e Sedes Sapientiae, unica fra le 4 affezionate a non aver mai conquistato il titolo. Dopo aver preso parte alla prima edizione del torneo, tornano gli Oblati di Maria Immacolata, mentre sparisce la ‘Selecao’ del Collegio Brasiliano di don Neymar. Il 2018 segna anche il debutto assoluto del Collegio Damasceno interamente composto da sacerdoti indiani, che in campo porteranno lodi e preghiere per Santa Teresa di Calcutta.

Leggi anche:
25 Aprile, Montanari al Secolo: "tornate nelle fogne", Fdi insorge

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti