Torna il “Gaetanaccio”, con Giorgio Tirabassi e Carlotta Proietti

13 febbraio 2019

A 40 anni dal debutto con Gigi Proietti, torna in scena “La commedia di Gaetanaccio”, capolavoro di Luigi Magni ispirato a un personaggio realmente esistito a Roma, il burattinaio ambulante Gaetano Santangelo. Alla conferenza stampa di presentazione al Teatro Eliseo, che ha prodotto lo spettacolo – in cartellone dal 19 febbraio al 10 marzo – sono intervenuti i protagonisti, Giorgio Tirabassi e Carlotta Proietti.

L’attore romano, che nella compagnia di Gigi Proietti ha recitato per 9 anni negli anni Ottanta, è l’irriverente e gradasso Gaetanaccio, artista a cui un editto papale impedisce di esibirsi: “Oltre che un test di tecnica, è anche un test psicologico e comunque l’avevo visto questo spettacolo e so chi è Proietti e me lo ricordo… Molto di questi pezzi dello spettacolo li ha usati come repertorio, alcune canzoni le suonavamo e le cantavamo nelle interminabili nottate dopo gli spettacoli”.

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“Secondo me è uno spettacolo che chi ama Roma sicuramente apprezza, ma anche soltanto chi ha nelle orecchie delle cose importanti che Gigi Magni ha scritto per Sordi, per Manfredi, per tutto il cinema italiano, che noi romani poi ricordiamo con particolare affetto”. Carlotta, attrice e cantante dal padre famoso, è Nina, e nel ’78 ancora non era nata: “Non c’ero, per poco, ma non c’ero, per certi versi penso anche meglio, così uno non è influenzato da una cosa che ha visto. Nina è una donna del popolo è una romana vera e verace ed è un’attrice, alla quale viene impedito di recitare, perché il clero impedisce agli attori di lavorare, quindi è un’attrice romana arrabbiata”.

Il regista Giancarlo Fares, che di Gaetanaccio si innamorò da piccolo: “Non è stata scelta Carlotta per il cognome che porta, è stata scelta perché è un’attrice bravissima con una straordinaria capacità vocale, una cantante straordinaria, è una bellissima coppia quella con Giorgio Tirabassi, lui è il Gaetanaccio disegnato a modello, anche fisicamente”. “È una grande favola questa commedia, una favola per le famiglie, per bambini e per adulti, contiene quei temi che fanno innamorare tutti”, ha concluso. “Spero che il pubblico esca dicendo ‘ammazza che cosa ho visto’… Il pubblico romano spero dica questo”, si è augurata l’attrice.

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