Ancora terrore a Parigi, jihadista uccide poliziotto e poi viene freddato. Era noto all’intelligence. Domenica si vota

20 aprile 2017

A tre giorni dalle presidenziali una sparatoria avvenuta sugli Champs Elysees di Parigi è costata la vita a un poliziotto, mentre altri due agenti e una turista sono rimasti feriti; l’assalitore, come confermato dal ministero degli Interni francese, è stato abbattuto. Un uomo armato di Kalashnikov ha aperto il fuoco intorno alle 21 nel cuore di Parigi davanti alla sede del grande magazzino ‘Marks & Spencer’. Secondo il quotidiano Liberation, un secondo agente sarebbe morto in ospedale in seguito alle ferite riportate, notizia tuttavia smentita dal ministero. Le circostanze della sparatoria tuttavia non sono ancora chiare: secondo una prima ricostruzione, l’assalitore è arrivato in macchina e una volta sceso dalla vettura ha sparato – “deliberatamente”, secondo il ministero – contro gli agenti, utilizzando un’arma automatica. I poliziotti hanno risposto al fuoco e hanno ucciso un terrorista. Si ritiene che un altro sia riuscito a fuggire mescolandosi tra la folla sul lunghissimo viale che taglia la capitale dall’Arco di Trionfo a Place de la Concorde. Le indagini sono state affidate alla Procura e alle forze anti-terrorismo. Secondo vari media francesi, l’attentatore ucciso si chiamerebbe Youssef El Osri ed era originario del Belgio. L’uomo era conosciuto agli 007 del Dgsi, i servizi segreti francesi, ed alla polizia. Il quotidiano francese Le Parisien, invece, fornisce un nuovo nome ed identita’ per il killer di Isis che ieri sera alle 20e50 ha ucciso un agente di polizia e ne ha feriti altri due sugli Champs Elysees prima di esere abbattuto. Sulla base dei documenti trovati nella vecchia Audi A4 colr argento da cui il killer e’ sceso per attaccare una camionetta della polizia si chiamerebbe Karim C., avrebbe 39 anni e nel 2003 era stato condannato a 20 anni di reclusione – pena ridotta a soli 5 anni – per aver tentato di uccidere tre uomini, inclusi due agenti, nel 2001 a Roissy-en-Brie. L’antiterroismo ha perquisito la sua casa nell’area di Seine-et-Marne. Secondo la rete Bfmtv, l’uomo aveva scritto sul sistema di scambio di messaggi Telegram di voler uccidere degli agenti di polizia. Questi dati apparentemente contrastano con l’identita’ rivelata da altri media, come detto, che parlano di un uomo, Youssef El Osri, chiamato da Isis, che ha rivendicato l’attentato, Abu Yusuf al-Beljiki, suffisso che lo identifica come belga.

La zona è stata cordonata dalla polizia, accorsa in forze, mentre è stata chiusa per motivi di sicurezza la stazione della metropolitana Franklin Roosevelt; gli artificieri hanno esaminato la macchina dell’assalitore, che secondo alcune fonti sarebbe stato noto ai servizi di sicurezza ma di cui il ministero degli Interni ha affermato che l’identità “non è stata stabilita con certezza”. Tutti i candidati – che partecipavano ad un ultimo dibattito televisivo – hanno espresso le loro condoglianze alla famiglia dell’agente ucciso. Un summit e’ stato immediatamente convocato all’Eliseo dal presidente Francois Hollande, con il premier Bernarde Cazeneuve, il ministro dell’Interno Matthias Kekl ed il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo.  Secondo Hollande “tutte le piste conducono al terrorismo”. Il presidente ha espresso il “sostegno totale alla polizia per la lotta al terrorismo” e alla famiglia dell’agente ucciso e a quelle dei due feriti.  Il 13 novembre 2015 Parigi e’ stata teatro del piu’ sanguinoso attentato della storia francese: un commando dell’Isis massacro’ 130 persone colpendo in modo coordinato diversi punti della citta’, dallo Stade de France al locale Bataclan. Da allora l’ombra del terrorismo islamico ha sempre aleggiato sulla capitale, e appena ieri erano stati arrestati a Marsiglia due uomini accusati di programmare un attentato contro un candidato alle presidenziali. Il primo turno delle elezioni si svoglera’ domenica, tra misure di sicurezza eccezionali. Da Washington e’ arrivato il commento immediato del presidente Usa, Donald Trump, durante la conferenza stampa assieme al premier italiano Paolo Gentiloni, al termine del loro incontro alla Casa Bianca: “Sembra un attentato terroristico. E’ una scia senza fine. Dobbiamo essere forti”, ha detto Trump. Solidarieta’ e vicinanza alla Francia sono state espresse da Gentiloni.

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