Trevisan: denunciare dopo 20 anni? Non mi sono pentita

4 maggio 2019

“Io non sono pentita di avere detto la verità, se ti penti di dire la verità, non avrebbe più senso il mio essere madre, sono pentita di essermi fidata, di aver fatto una confidenza a persone sbagliate”: così Miriana Trevisan, intervistata in occasione del suo nuovo libro “La donna bonsai” (Baldini e Castoldi), dopo avere raccontato, nel 2017, delle molestie che avrebbe subito dal regista Giuseppe Tornatore più di 20 anni fa.

“Denunciare dopo 20 anni? Bisognerebbe mettersi al posto di una donna. Distruggere la vita delle persone, un uomo è stato anche un figlio, questo uomo contro donne, questa paura non dovrebbe esserci, ma semplicemente dovrebbe cambiare la cultura dal basso, da come cresciamo i nostri figli. Bisogna farlo con molta cautela, non fare confidenze a persone sbagliate, bloccare questa persona, se è davvero un orco, tu come donna quando ti rendi conto che è stata una cosa che hai subito. Non bisogna farsi prendere da questa foga, bisogna farlo con intelligenza, facendosi aiutare e accettando anche che l’unico modo per fermare questa situazione, visto che gli orchi sono in qualche modo una società che stiamo facendo crescere noi, potrebbe essere tuo figlio, quindi non odiando, ma cercando di andare sulla cultura”, ha affermato Miriana.

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