Tria: non vogliamo far saltare l’Europa. Io non lascio

Tria: non vogliamo far saltare l’Europa. Io non lascio
Giovanni Tria
15 ottobre 2018

Con la manovra il governo non vuole far saltare l’Europa ma “fare qualcosa” per la crescita che resta troppo bassa. Il ministro dell’economia, Giovanni Tria, ha difeso il pacchetto decreto fiscale e legge di bilancio, varato dal Consiglio dei ministri, assicurando che il suo posto è, e resterà, a Via XX settembre anche dopo l’iter della legge di bilancio.

“Non sono masochista” ha detto nel corso della conferenza stampa seguita al Cdm a chi gli chiedeva delle voci sulle sue dimissioni una volta portata a casa la manovra. “Sopportare tutta la legge di bilancio per dimettersi dopo… Smentisco non è questa la mia posizione” ha aggiunto. Tria ha invece difeso la lettera e lo spirito della manovra, evidenziando come debba essere considerata appieno nell’ambito delle procedure europee e non come una misura contro Bruxelles. “L’idea che con questa manovra si vuole far saltare l’Europa è del tutto infondata” ha sottolineato “La logica di questa manovra coincide con le discussioni internazionali sul fatto che la crescita è bassa e bisogna fare qualcosa”.

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“Tra le regole europee – ha aggiunto – ci sono momenti in cui un Paese non rispetta le raccomandazioni, ci saranno lettere e raccomandazioni, ma è tutto all’interno del sistema europeo. Io penso che riusciremo a spiegare la natura di questa manovra con l’obiettivo di contrastare il rallentamento dell’economia italiana che corrisponde al rallentamento delle economie europee”. “Di fronte alla crescita bassa il debito non è mai diminuito” ha proseguito Tria “noi lo riduciamo di 4 punti, non molto ma è la prima volta che accade”. Il Ministro ha cambiato tono solo al termine della conferenza stampa, quando è stato letteralmente assediato dai giornalisti mentre stava per lasciare la sala stampa di Palazzo Chigi. A chi gli chiedeva se alcune misure del decreto fiscale si potessero considerare un condono ha risposto: “Per me no. Non c’è una norma, ci sono tante norme, studiate!”.

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