Trionfa Bohemian Rhapsody, al film sui Queen 2 premi

7 gennaio 2019

“Bohemian Rhapsody”, il film sui Queen, ha provocato una grande sorpresa ai Golden Globe, aggiudicandosi i premi per il “miglior film drammatico” e “miglior attore”, conquistato da Rami Malek per la sua interpretazione di Freddie Mercury. Gli altri film che hanno ottenuto le luci della ribalta nella serata, che ha riunito il meglio di Hollywood, sono stati “Roma” del messicano Alfonso Cuaron e “Green Book”, di Peter Farelly.

Indicato alla vigilia come grande favorito, “A Star Is Born”, di e con Bradley Cooper, si è invece aggiudicato un solo premio – quello per la miglior canzone originale vinto da Lady Gaga – risultando alla fine il grande sconfitto della serata. La pop star, la performance della quale aveva ammaliato pubblico e critica, ha dovuto cedere il premio come miglior attrice a Glenn Close, che se l’è aggiudicato grazie all’interpretazione in “The Wife – Vivere nell’ombra”. Un altro colpo di scena di questa 76esima edizione. La serata ha inoltre offerto l’opportunità all’industria cinematografica di promuovere i suoi progressi verso una migliore integrazione delle minoranze, con diversi Golden Globe attribuiti a lavori che parlano della discriminazione di ogni genere, non solo razziale.

Leggi anche:
Amadeus saluta la Rai: Un addio carico di gratitudine e nuove sfide all'orizzonte

In testa, a livello di premi, si è piazzato “Green Book” che ha ottenuto i riconoscimenti come miglior film commedia, migliore sceneggiatura e miglior attore non protagonista (Mahershala Ali). L’attore interpreta il pianista di colore Donald Shirley, che azzarda una tourné nel sud degli Stati Uniti ancora disciplinato dalla segregazione razziale nel 1962, sotto la protezione di una guardia del corpo di origini italiane interpretata da Viggo Mortensen. Se i due protagonisti di questa storia sono riusciti a “trovare un terreno comune, tutti noi possiamo farlo”, ha dichiarato Peter Farrelly ricevendo il premio, “Basta parlarci, non giudicare le differenze ma cercare quello che abbiamo in comune (…) Vogliamo amare ed essere felici e trattati in modo equo”, ha aggiunto il regista, molto applaudito.

L’attrice americana di colore Regina King ha ottenuto il premio come “miglior attrice non protagonista” in “Se la strada potesse parlare”. Tratta da un romanzo di James Baldwin, la nuova opera di Barry Jenkins racconta la storia di una giovane coppia nera di Harlem negli anni Settanta e degli ostacoli che deve superare, sullo sfondo del razzismo e degli errori giudiziari. “Il cinema, nella sua espressione migliore, costruisce ponti tra culture diverse”, aveva affermato poco prima il messicano Alfonso Cuaron, premiato come “miglior regista” per “Roma”. Girato in spagnolo, “Roma” ha vinto anche il Golden Globe per il miglior film in lingua straniera.

Leggi anche:
Amadeus saluta la Rai: Un addio carico di gratitudine e nuove sfide all'orizzonte

Ecco tutti i vincitori 

Miglior film drammatico: Bohemian Rhapsody, regia di Bryan Singer; Miglior film commedia o musicale: Green Book, regia di Peter Farrelly; Migliore sceneggiatura: Brian Hayes, Peter Farrelly e Nick Vallelonga – Green Book; Migliore canzone originale: Shallow – A Star Is Born; Migliore colonna sonora originale: Justin Hurwitz – First Man – Il primo uomo (First Man); Migliore attore in un film drammatico:
Rami Malek – Bohemian Rhapsody; Migliore attrice in un film drammatico: Glenn Close – The Wife – Vivere nell’ombra (The Wife); Migliore attore in un film commedia o musicale: Christian Bale – Vice – L’uomo nell’ombra (Vice); Migliore attrice in un film commedia o musicale: Olivia Colman – La favorita (The Favourite); Migliore attore non protagonista: Mahershala Ali – Green Book; Migliore attrice non protagonista: Regina King – Se la strada potesse parlare (If Beale Street Could Talk); Miglior film straniero: Roma, regia di Alfonso Cuarón (Messico); Miglior regista: Alfonso Cuarón – Roma; Miglior film d’animazione: Spider-Man – Un nuovo universo (Spider-Man: Into the Spider-Verse), regia di Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman.

Leggi anche:
Amadeus saluta la Rai: Un addio carico di gratitudine e nuove sfide all'orizzonte

Premi per la televisione Miglior serie drammatica: The Americans; Miglior attrice in una serie drammatica: Sandra Oh – Killing Eve; Miglior attore in una serie drammatica: Richard Madden – Bodyguard;
Miglior serie commedia o musicale: Il metodo Kominsky (The Kominsky Method); Miglior attrice in una serie commedia o musicale: Rachel Brosnahan – La fantastica signora Maisel (The Marvelous Mrs. Maisel); Miglior attore in una serie commedia o musicale: Michael Douglas – Il metodo Kominsky (The Kominsky Method); Miglior miniserie o film per la televisione: L’assassinio di Gianni Versace – American Crime Story (The Assassination of Gianni Versace – American Crime Story); Miglior attrice in una mini-serie o film per la televisione: Patricia Arquette – Escape at Dannemora; Miglior attore in una mini-serie o film per la televisione: Darren Criss – L’assassinio di Gianni Versace – American Crime Story (The Assassination of Gianni Versace – American Crime Story); Migliore attrice non protagonista in una serie, mini-serie o film per la televisione: Patricia Clarkson – Sharp Objects; Miglior attore non protagonista in una serie, mini-serie o film per la televisione: Ben Whishaw – A Very English Scandal; Golden Globe alla carriera: Jeff Bridges.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti