Trump: “Nessun dittatore o nessun regime sottovaluti gli Usa”

Trump: “Nessun dittatore o nessun regime sottovaluti gli Usa”
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il dittatore nordcoreano, Kim Jong-un
5 novembre 2017

Donald Trump piace sempre meno agli americani. Il tasso di approvazione del presidente americano dopo nove mesi dall’inizio del mandato ha toccato un record storico negativo. Secondo un sondaggio di Washington Post-ABC News Poll, soltanto il 37% degli americani intervistati approva il modo in cui Trump sta portando avanti il suo lavoro, mentre i suoi predecessori dal 1953 in avanti nello stesso periodo del mandato avevano registrato dal 51 all’89% di approvazione. Secondo il 43% Trump non ha fatto nulla o molto poco da quando è entrato alla Casa Bianca mentre il 55% ritiene che il presidente non stia mantenendo le promesse fatte in campagna elettorale. Il capo della Casa Bianca, intanto, è atterrato in Giappone, prima tappa del lungo tour asiatico ed ha subito lanciato un monito a distanza al leader nordcoreano Kim Jong Un: “Nessun dittatore, nessun regime” dovrebbe sottovalutare gli Stati uniti e la loro “determinazione”. Trump ha poi dichiarato che il Giappone è “un alleato cruciale” per gli Usa, “un partner apprezzato”. Parlando ai soldati Usa alla base aerea di Yokota, a ovest di Tokyo, ha sottolineato che gli Usa “controllano i cieli, controllano i mari e controllano la terra. Non cederemo mai, non esiteremo mai e mai vacilleremo in difesa del nostro popolo, della nostra libertà e della nostra grande bandiera americana”. Trump ha pure annunciato che potrebbe incontrare il capo di stato russo Vladimir Putin nel corso del suo lungo tour asiatico.

“Penso che ci si aspetti che incontriamo Putin, sì. Vogliamo l’aiuto di Putin sulla Nordcorea e incontreremo moltissimi leader diversi”, ha detto. Non sono mancate le manifestazioni di protesta contro il presidente americano. Migliaia di sudcoreani, per dirne una, sono scese in piazza contro la visita di Trump, atteso martedì proprio a Seoul, e per chiedere la pace. Il tour asiatico del presidente Usa, infatti, è dominato dalla crisi nordcoreana e dalla retorica di Trump stesso e del regime di Pyongyang, entrambe focalizzate sul conflitto e sull’escalation nucleare. Il numero uno della Casa Bianca incontrerà il presidente sudcoreano Moon Jae-In e visiterà la base militare americana dove si trovano 28.500 soldati americani. Inoltre c’è attesa per il discorso che pronuncerà davanti all’Assemblea e che probabilmente sarà diretto contro la Corea del nord e il suo leader Kim Jong Un. “Siamo contro la guerra! Negoziate la pace!”, hanno scandito i manifestanti che si sono riuniti nel centro di Seoul con striscioni e palloni con scritte “Pace, non guerra”. Molti hanno condannato sia Trump che Kim per la loro retorica che rischia di portare a un conflitto. Secondo gli organizzatori almeno 5.000 persone hanno partecipato. Nello stesso momento un gruppo di attivisti conservatori hanno manifestato a Seoul in segno di benvenuto verso Trump, chiedendo a Washington di installare armi tattiche nucleari in Corea del Sud contro la minaccia di Pyongyang.

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