Trump: nessun accordo sui Dreamers. E fa mezzo passo indietro: il muro “verrà dopo”

Trump: nessun accordo sui Dreamers. E fa mezzo passo indietro: il muro “verrà dopo”
14 settembre 2017

“Il muro verrà dopo”. Con questa frase, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ammesso che l’accordo su cui sta lavorando con i democratici per trovare una soluzione per i Dreamers non prevede la costruzione del muro con il Messico. Parlando pochi istanti prima della partenza per la Florida, dove visiterà i luoghi colpiti dal passaggio dell’uragano Irma, Trump ha detto che “il muro sarà costruito, ma sarà finanziato un pochino più avanti”. Il presidente ha poi detto che anche i leader repubblicani in Congresso, il senatore Mitch McConnell e il deputato Paul Ryan, fanno parte del tavolo che sta discutendo di come proteggere i giovani immigrati, i cosiddetti Dreamers, portati illegalmente negli Stati Uniti dai genitori, quando erano bambini, e salvaguardati finora dal Daca, un programma voluto da Barack Obama. Ieri sera, Trump ne ha discusso durante una cena con i leader della minoranza democratica, il senatore Chuck Schumer e la deputata Nancy Pelosi. “Stiamo lavorando su un progetto, vedremo come funzionerà” ha detto Trump, prima di ribadire che “rafforzeremo in modo massiccio la sicurezza al confine, come parte di questo” accordo. In precedenza, il presidente aveva scritto su Twitter, smentendo apparentemente Schumer e Pelosi, che “nessun accordo è stato trovato la scorsa notte sul Daca”, che consente ai Dreamers di restare con un permesso biennale e rinnovabile per studiare e lavorare, che sarà cancellato tra meno di sei mesi.

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“In cambio” di un accordo per non cancellare il programma, o comunque per proteggere i quasi 800.000 giovani che altrimenti rischierebbero l’espulsione, è necessario “un massiccio controllo alle frontiere. Sarà soggetto a voto”. Trump ha deciso di cancellare il programma, dando però sei mesi al Congresso per trovare una soluzione. “Qualcuno vuole veramente cacciare i giovani bravi, istruiti ed esperti che hanno un lavoro, che prestano servizio nelle forze armate? Veramente! Sono nel nostro Paese da molti anni senza alcuna colpa, portati dai genitori quando erano piccoli” aveva scritto in un altro tweet. Ma “in più” serve “grande sicurezza ai confini”, aveva aggiunto Trump. Per questo, il presidente aveva ribadito: “Il MURO (con il Messico, ndr), che è già in costruzione, con il rinnovamento delle barriere e dei muri esistenti e vecchi, continuerà a essere costruito”. Schumer e Pelosi avevano detto che l’accordo prevedeva di mantenere il programma Daca, in cambio di un rafforzamento della sicurezza per combattere l’immigrazione illegale, senza includere nell’intesa il muro al confine con il Messico. In mattinata, hanno risposto ai tweet del presidente, affermando che “non sono in contrasto con l’accordo raggiunto la scorsa notte” e che “non è stato raggiunto un accordo definitivo, ma che entrambe le parti si sono trovate d’accordo sul fatto che il muro non farà parte di questo accordo”. “Il presidente ha chiarito di volerlo fare in un secondo momento – hanno scritto Schumer e Pelosi in un comunicato congiunto – e noi abbiamo detto chiaramente che continueremo a opporci”.

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