Turchia, preoccupazione Ue e Usa per retata di giornalisti

Turchia, preoccupazione Ue e Usa per retata di giornalisti
15 dicembre 2014

Libertà di stampa sotto attacco in Turchia. Sono 31 le persone finite in manette a Istanbul, quasi tutte figure di alto livello di media critici nei confronti del governo, in quella che il quotidiano Zaman definisce “la domenica nera” del bavaglio alla stampa scomoda.Il direttore di Zaman, che è stato arrestato, è vicino alle posizioni dell’imam Gulen che è diventato nemico numero uno del presidente Erdogan. E nessuno in Turchia sembra dubitare che è proprio sulla scia dello scontro di potere tra il predicatore islamico auto-esiliatosi in America, Fethullah Gulen, e il presidente turco che è scattato il blitz ieri contro esponenti politici e giornalisti.Uno sviluppo che allarma l’Unione europea e gli Stati Uniti che hanno condannato il raid e gli arresti, definiti dall’Alto rappresentante per la politica estera europea Federica Mogherini “contrari ai valori europei”, quindi in contraddizione con le aspirazioni della Turchia di entrare a far parte dell’Ue. Gli Stati Uniti hanno sottolineato l’importanza, in qualsiasi democrazia, della libertà dei media e dell’indipendenza dell’apparato giudiziario.Il procuratore che coordina l’indagine, ha dichiarato che gli arresti sono stati eseguiti sulla base di accuse di partecipazione ad una organizzazione terroristica. L’inchiesta riguarda anche casi di presunta frode e diffamazione. (Immagini AFP)

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