Turismo, Tar dà ragione a Inda. Regione dovrà versare oltre 500 mila euro

4 novembre 2014

L’assessorato regionale del Turismo della Regione Sicilia dovrà pagare all’Istituto nazionale del dramma antico (Inda) 507.622 euro legati ai contributi Po-Fesr per il 2010. A disporlo sono stati i giudici del Tribunale amministrativo di Palermo che hanno accolto il ricorso presentato dall’Inda, rappresentato dall’avvocato Carlo Comandè, per chiedere un decreto ingiuntivo nei confronti della Regione. I giudici hanno rilevato che “dai documenti prodotti il credito risulta certo, liquido ed esigibile” e per questa ragione “l’assessorato entro quaranta giorni dovrà versare all’Inda 507.622,12 euro, oltre agli interessi” e liquidare all’Istituto le spese legali e gli altri oneri fiscali. L’assessorato aveva avviato le procedure di revoca dei finanziamenti per l’attività svolta dall’Inda dal 2009 al 2011, dopo aver denunciato la gestione delle spese e dei bilanci, parlando di presunti fatti di rilievo penale. Per quanto riguarda il 2009 il Tar ha già accolto il ricorso dell’Istituto sospendendo la procedura di revoca del cofinanziamento “Po-Fesr” di 1.075.000 euro. “La decisione del Tar – ha detto il presidente della Fondazione Inda Giancarlo Garozzo – certifica la bontà delle procedure e dell’attività svolta quotidianamente dall’Istituto. I giudici hanno ritenuto assolutamente regolare la gestione delle spese e dei bilanci mettendo a tacere le voci sulle richieste di ritiro dei finanziamenti e dichiarando il contributo per il 2010 immediatamente esigibile”.

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