Uccisa e buttata in un pozzo, confessa compagno

Uccisa e buttata in un pozzo, confessa compagno
Laura Petrolito con il compagno Paolo Cugno, che ha confessato di averla uccisa
19 marzo 2018

Dopo un lungo interrogatorio la scorsa notte, Paolo Cugno, 26enne bracciante agricolo, ha confessato ai carabinieri l’omicidio della compagna Laura Petrolito, la 20enne trovata uccisa ieri in un pozzo nelle campagne di Canicattini Bagni, in provincia di Siracusa, con diverse ferite da arma da taglio sul corpo. Il movente sarebbe la gelosia malata. Tra Paolo e Laura le cose non funzionavano più e la coppia – hanno raccontato alcuni testimoni sentiti dagli inquirenti – aveva problemi da tempo. Una zia della vittima ha riferito che la nipote era stata picchiata dal compagno più volte, ma non aveva mai voluto presentare denuncia. Sabato sera i due ragazzi, che vivevano a casa del padre di Laura, si erano allontanati per una passeggiata lasciando la loro bambina di 8 mesi. Laura aveva anche un altro figlio, di 3 anni, da una precedente relazione, che vive con la nonna paterna. Nessuno dei due è rientrato a casa. In serata, preoccupato, il padre della vittima ha dato l’allarme. I carabinieri hanno subito avviato le ricerche e iniziato a perlustrare il territorio. Ieri mattina hanno trovato il corpo della giovane in un pozzo, in aperta campagna, non lontano da Canicattini Bagni. Per ricostruire le ultime ore di vita di Laura, prima che fosse uccisa, in caserma i militari hanno convocato e ascoltato per tutto il giorno conoscenti, familiari, genitori della vittima. I sospetti si sono poi concentrati sul compagno della giovane, che stanotte è crollato e ha confessato l’omicidio. Sabato sera i due ragazzi, che vivevano a casa del padre di Laura, si sono allontanati per una passeggiata lasciando la loro bambina di 8 mesi. Il primo figlio della ragazza vive invece con la nonna paterna. Nessuno dei due e’ rientrato a casa. Sabato sera, preoccupato, il padre della vittima ha dato l’allarme.

Leggi anche:
Russia: "Kiev ha finanziato i terroristi". L'Isis: "Colpire ovunque nel mondo"

Non e’ chiaro come siano arrivati, in mattinata, alla campagna in cui il corpo e’ stato trovato. Ne’ se la ragazza sia stata uccisa altrove e poi scaraventata nel pozzo. L’assassino l’ha pugnalata diverse volte, poi l’ha buttata giu’. Il corpo pero’ e’ rimasto intrappolato tra le lamiere che ostruiscono il pozzo artesiano, tanto che il killer avrebbe cercato, invano, di spingerlo in fondo. Sulla sua pagina Facebook Laura Petrolito, scrive del suo grande amore per il padre che si e’ occupato di lei dopo che la madre e’ andata via di casa. E in un post dice: “Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere metti le mie scarpe… vivi il mio dolore , i miei dubbi, le mie risate… cadi dove son caduto io e sopratutto prova a rialzarti come ho fatto io”. La ragazza aveva avuto giovanissima un bimbo che vive con la nonna paterna. Da otto mesi era diventata madre per la seconda volta. “Stiamo ricostruendo la vita della ragazza e la situazione di coppia non ci appare serena. Sembra che Laura litigasse spesso con il compagno ma al momento e’ difficile dire di più – ha detto il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Luigi Grasso -. Al momento abbiamo diverse persone sottoposte ad interrogatorio – ha spiega – e’ fondamentale ricostruire gli ultimi spostamenti della vittima e le persone che ha frequentato. Dobbiamo anche capire se c’e’ un legame con il luogo dove e’ stato ritrovato il cadavere”. Il comando di Siracusa e’ molto attivo sui casi di violenze in famiglia: “I casi di stalking, di abusi e violenze sono frequenti anche nella nostra provincia che non e’ esente da violenze nei confronti di donne ritenute soggetti vulnerabili. La nostra e’ un’attivita’ a tutto campo e puntiamo ad una sensibilizzazione sociale e di educazione verso il problema e di vicinanza alle vittime”.

Leggi anche:
Flavio Briatore supera un intervento cardiaco: "Importante la prevenzione"

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti