Uccisa e buttata in un pozzo, indagato compagno

Uccisa e buttata in un pozzo, indagato compagno
Laura Petrolito, la ragazza di venti anni uccisa nel Siracusano
19 marzo 2018

Una ragazza di venti anni e’ stata uccisa nel Siracusano. Il corpo senza vita della giovane, che presentava diverse ferite da arma da taglio, e’ stato trovato nel pomeriggio nelle campagne di contrada Stallaini, a Canicattini Bagni. La vittima, Laura Petrolito, 20 anni, lascia due figli, di cui uno nato da una precedente relazione. Dopo ore di interrogatorio, è stato fermato il compagno, Paolo Cugno, bracciante agricolo, padre della seconda bimba di Laura. La coppia, hanno raccontato alcuni testimoni sentiti dagli inquirenti, aveva problemi da tempo. Una zia della vittima ha riferito che la nipote era stata picchiata dal compagno piu’ volte, ma non aveva mai voluto presentare denuncia. Ieri sera i due ragazzi, che vivevano a casa del padre di Laura, si sono allontanati per una passeggiata lasciando la loro bambina di 8 mesi. Il primo figlio della ragazza vive invece con la nonna paterna. Nessuno dei due e’ rientrato a casa. In serata, preoccupato, il padre della vittima ha dato l’allarme. Non e’ chiaro come siano arrivati, in mattinata, alla campagna in cui il corpo e’ stato trovato. Ne’ se la ragazza sia stata uccisa altrove e poi scaraventata nel pozzo. L’assassino l’ha pugnalata diverse volte, poi l’ha buttata giu’. Il corpo pero’ e’ rimasto intrappolato tra le lamiere che ostruiscono il pozzo artesiano, tanto che il killer avrebbe cercato, invano, di spingerlo in fondo.

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Sulla sua pagina Facebook Laura Petrolito, scrive del suo grande amore per il padre che si e’ occupato di lei dopo che la madre e’ andata via di casa. E in un post dice: “Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere metti le mie scarpe… vivi il mio dolore , i miei dubbi, le mie risate… cadi dove son caduto io e sopratutto prova a rialzarti come ho fatto io”. La ragazza aveva avuto giovanissima un bimbo che vive con la nonna paterna. Da otto mesi era diventata madre per la seconda volta. “Stiamo ricostruendo la vita della ragazza e la situazione di coppia non ci appare serena. Sembra che Laura litigasse spesso con il compagno ma al momento e’ difficile dire di più – ha detto il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Luigi Grasso -. Al momento abbiamo diverse persone sottoposte ad interrogatorio – ha spiega – e’ fondamentale ricostruire gli ultimi spostamenti della vittima e le persone che ha frequentato. Dobbiamo anche capire se c’e’ un legame con il luogo dove e’ stato ritrovato il cadavere”. Il comando di Siracusa e’ molto attivo sui casi di violenze in famiglia: “I casi di stalking, di abusi e violenze sono frequenti anche nella nostra provincia che non e’ esente da violenze nei confronti di donne ritenute soggetti vulnerabili. La nostra e’ un’attivita’ a tutto campo e puntiamo ad una sensibilizzazione sociale e di educazione verso il problema e di vicinanza alle vittime”.

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