Ue, l’etichetta ‘made in’ sui prodotti ora è obbligatoria

16 aprile 2014

L’indicazione obbligatoria sull’ origine dei prodotti non alimentari, il cosiddetto ‘made in’ per cui l’Italia si batte da anni, passa a larga maggioranza nella plenaria del Parlamento europeo. Respinto a larga maggioranza (205 si’, 419 no, 25 astenuti) un emendamento che intendeva cancellarla dal testo della proposta Tajani-Borg sulla direttiva per la ‘sicurezza dei consumatori’. Il testo e’ stato approvato in prima lettura. Resta l’opposizione dei paesi nordici in Consiglio guidata da Germania e Svezia.

Il Parlamento europeo ha approvato le nuove norme per i prodotti non alimentari venduti nel mercato comunitario, che prevedono l’obbligatorieta’ dell’etichettatura ‘Made in’. Le nuove regole sono state approvate dall’Europarlamento, riunito in plenaria a Strasburgo per l’ultima sessione prima delle elezioni del 22-25 maggio, e puntano ad aumentare la protezione dei consumatori rafforzando la sorveglianza e i criteri di sicurezza dei prodotti. I voti a favore sono stati 573, i contrari 18 e 52 le astensioni. Gli eurodeputati hanno anche chiesto norme piu’ severe per le imprese che non rispettano le norme di sicurezza e che vendono prodotti potenzialmente pericolosi.

 

 

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