Ue: “Matrimonio gay è un diritto umano”. Ma il Pd si spacca

Ue: “Matrimonio gay è un diritto umano”. Ma il Pd si spacca
12 marzo 2015

di Giuseppe Novelli

Il Parlamento europeo approva una relazione che, al suo interno, considera l’unione e il matrimonio omosessuale un diritto umano e civile. Ma il Pd, tanto per cambiare, deve fare i conti con il dissenso interno. La relazione, approvata a larghissima maggioranza, è stata curata dall’eurodeputato del Pd Pier Antonio Panzieri. Al punto 162 della relazione sui diritti umani e la democrazia nel mondo nel 2013 e sulla politica dell’Unione europea in materia si legge: “Si prende atto della legalizzazione del matrimonio o delle unioni civili tra persone dello stesso sesso in un numero crescente di paesi nel mondo, attualmente diciassette. Incoraggia le istituzioni e gli Stati membri dell’UE a contribuire ulteriormente alla riflessione sul riconoscimento del matrimonio o delle unioni civili tra persone dello stesso sesso in quanto questione politica, sociale e di diritti umani e civili”. La relazione è stata approvata con 390 i voti favore, 191 i contrari, 57 gli astenuti. Tra le file del Pd ci sono stati 1 non voto (Silvia Costa), 2 no (Luigi Morgano e Damiano Zoffoli) e 2 astenuti (la capodelegazione Patrizia Toia e Caterina Chinnici).

LE DICHIARAZIONI “Nel testo appena adottato sono presenti alcuni importanti concetti non condivisibili” tuona Morgano. Invece per il collega di partito Daniele Viotti, copresidente dell’Intergruppo LGBTI al Parlamento Europeo, quella di oggi è “una mattinata e una settimana che ricorderemo per i passi importanti realizzati dall’Europa sul tema dei diritti LGBTI e della parità di genere”. “Ho approvato l’intera relazione che è un ottimo testo – ha spiegato Patrizia Toia – Ma mi sono astenuta sul punto delle unioni civili. Ho trovato la sua formulazione troppo squilibrata sulla parità tra unioni civili e matrimonio. Credo che ogni Stato debba cercare un profilo giuridico per regolare questa materia. Tuttavia credo che sia una questione politica e sociale. Non scomoderei i diritti umani”.

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IN ITALIA Divisioni anche nel centrodestra, con Giovanni La Via di Ncd e Herbert Dorfmann del Svp che hanno detto sì al passaggio sulle unioni civili, al pari del grosso del Ppe, mentre il resto delle delegazione popolare italiana votava contro. La Via ha poi votato contro la risoluzione finale, seguendo la delegazione italiana, mentre Dorfmann e Barbara Matera si sono astenuti. Intanto, in Italia, il Pd accelera legge su unioni gay, lunedì ci sarà l’ok di Renzi ai gruppi. “Il Pd farà presto una legge sulle unioni civili tenendo come orizzonte culturale l’uguaglianza dei diritti delle coppie. Non accetteremo mediazioni al ribasso o chi vuole impaludare la discussione”, afferma la responsabile Welfare e diritti della segreteria Pd Micaela Campana, preannunciando che “lunedì pomeriggio si terrà un seminario al Nazareno con il segretario Renzi e i parlamentari del Pd per accelerare l’iter legislativo”.

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